La casa cantoniera di Pescara

ABRUZZO

Le dieci case cantoniere che possono diventare b&b, ristori e infopoint / FOTOGALLERY

Da Martinsicuro a Pescara, da Francavilla ad Alfedena: entro il 15 giugno vanno presentati i progetti all’Anas. Canoni scorporati dalle spese, in un caso si arriva a 18 euro

PESCARA. . L’importante è mantenere il colore, il rosso pompeiano che ha accompagnato la crescita della rete stradale, e la targa in marmo su facciate e cancelli nella quale è segnato il km come le pietre miliari. Fatto questo, in rispetto della memoria storica, le ultime 100 case cantoniere sparse nella penisola possono essere trasformate in b&b, ristoranti, bar, ostelli, centri di servizi e di promozione turistica (infopoint) e culturale, stazioni di ricarica per bici elettriche. Non in case di residenza. E in Abruzzo sono dieci. Da Martinsicuro ad Alfedena, da Roseto e Pineto a Fossacesia, passando per la pineta di Pescara e Francavilla.

PER VENT’ANNI. E’ una sfida quella lanciata dall’Anas - azienda nazionale autonoma delle strade del gruppo Ferrovie dello Stato - in tempi in cui molti alberghi pagano salato il conto del Covid e faticano a riaprire: dare in concessione ventennale le case di ex alloggi e rimesse del personale addetto alla manutenzione. Una sfida che vuole accompagnare la ripresa: trovare qualcuno disposto ad investirci per ristrutturarle e rivalorizzarle con nuove destinazioni d’uso. Ma occorre sbrigarsi . Perché il termine per le domande è il 15 giugno (ore 12). Considerata la burocrazia, non rimane molto tempo.
Si possono fare avanti privati, associazioni, cooperative. Tutti hanno la possibilità di arrivare a pagare un canone annuale ridotto perché da esso sono scorporate le spese di ristrutturazione. Che comunque richiedono un capitale di partenza. Quanto? Dipende dal progetto con il quale s’intende dare nuova vita alle ex cantoniere.

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MA QUANTO MI COSTI? L’Anas ha per ogni casa determinato un canone mensile che fa da base d’asta. Dal più basso, 914 euro, di San Giovanni Teatino, al più alto, 1.914 euro della casa nella pineta di Pescara. E allo stesso modo ha calcolato un limite massimo dei lavori di ristrutturazione che è possibile detrarre al 100% dal canone. Si va dai 200mila euro di Pineto, Ortona e San Giovanni Teatino ai 220mila di Martinsicuro, ai 250mila di Fossacesia, Alfedena, Roseto e Rocca di Mezzo fino ai 350mila di Francavilla e Pescara. Con queste spese il canone mensile per vent’anni si abbassa e diventa di 359 euro per Pineto, 102 per Ortona, 81 per San Giovanni T., 128 per Martinsicuro, e poi solo 18 euro per Alfedena, 269 per Roseto, 36 per Fossacesia, 195 per Rocca di Mezzo; chiudono le più “care” di Pescara (451 euro), Francavilla (289 euro).
Tutto fino al 2042, quando scadrà la concessione e si dovrà lasciare la casa (forse). Sempre di rosso (pompeiano) dipinta.
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