L'AQUILA
Legge elettorale, la maggioranza rinuncia
Proposta ritirata nell'ultimo Consiglio regionale dell'amministrazione D'Alfonso. Esultano M5s e minoranze
L'AQUILA. La proposta di legge di modifica della legge elettorale è stata ritirata dalla maggioranza dopo una intensa giornata di trattative che non ha permesso di raggiungere un accordo sul testo. La conclusione è stata comunicata dal presidente della commissione Mariani. Parla di vittoria il M5S: «Sarebbe stata una grande porcata» ha detto in commissione il consigliere pentastellato Domenico Pettinari, «abbiamo combattuto col coltello tra i denti per evitare, assieme alle altre minoranze, quella che sarebbe stata una violenza istituzionale». Per Sandro Mariani, la legge portava la sua firma, gli sbarramenti all'8% per le coalizioni e il 4% per le liste «dovevano essere ancor più alti. Resto convinto della bontà della legge, ma cercavo la più alta condivisione possibile». Mariani, in commissione, ha attaccato l'ex consigliere regionale Maurizio Acerbo, che nei giorni scorsi aveva criticato la proposta di modifica elettorale: «Non ho simpatia per la sinistra» ha proseguito l'esponente del Pd, «Acerbo poteva chiedere un incontro, io ricevo tutti, così mi avrebbe detto le sue ragioni, invece di attaccarmi sui media: anche io potrei raccontare tante cose di quel soggetto».