ABRUZZO
Mascherina e processioni, dopo gli anni del Covid tornano i riti di Pasqua / VIDEO
Si rinnova la tradizione ma rimangono alcune restrizioni: si parte stasera a Lanciano fino alla Madonna che scappa di domenica a Sulmona
Dopo lo stop dovuto alla pandemia, tornano in tutta la regione le processioni della Settimana santa, anche se ancora con qualche restrizione. Prima fra tutte le mascherine che in molti comuni sono diventate obbligatorie per seguire i riti.
E' il caso di questa sera a Lanciano con la processione degli incappucciati e domani con il corteo con il Cristo morto, entrambi organizzati, da oltre 4 secoli, dall’Arciconfraternita Morte e Orazione di San Filippo Neri. Religiosità popolare e tradizione tornerà ad unire la città all’Arciconfraternita dopo la pausa forzata a causa del Covid.
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Anche a Teramo mascherina obbligatoria per la tradizionale Desolata delle 4 del mattino, la processione che dalla cattedrale tocca le chiese Cuore Immacolato, San Domenico, Santo Spirito, Madonna del Carmine, Madonna delle Grazie, Sant'Antonio e Santissima Annunziata per fare rientro in cattedrale. Qui, alle 15, il vescovo presiede la celebrazione della passione del Signore. Nel pomeriggio, alle 18.30, si svolge invece la processione del Cristo morto.
Stesso obbligo anche a Sulmona per la processione del Venerdì Santo e la suggestiva Madonna che scappa in piazza nella domenica di Pasqua.
Anche a L'Aquila la processione del Cristo Morto, che esce venerdì alle 20, vede l'obbligo di mascherina: gli organizzatori, i portatori e quanti sfilano, a vario titolo, nel corteo.devono indossare la Ffp2.
A Pescara per la prima volta in processione non saranno portati i simboli della passione, ma solo la statua del Cristo morto e della Madonna.
A Chieti, dove la Processione del venerdì santo esce alle 19 dalla cattedrale di San Giustino, non solo ci sono le mascherine obbligatorie, ma anche le presenze contingentate: non si potrà andare oltre 14mila spettatori.