ABRUZZO
Protezione civile, 200 associazioni senza i rimborsi delle missioni 2020
L'Agenzia regionale mette in difficoltà i volontari che hanno anticipato le spese. Il consigliere regionale Fedele (M5s): "Problemi anche per il 2021, una macchia nera per la Regione"
PESCARA. Lasciate senza rimborsi dopo gli applausi e le congratulazioni per l'opera prestata di aiuto e assistenza. Sono le associazioni di Protezione civile che si sentono abbandonate dalla Regione Abruzzo perché non hanno ricevuto i rimborsi delle spese che hanno sostenuto quattro anni fa (2020). Nel complesso si tratta di milioni di euro, qualche migliaio per ciascuna di esse: risorse vitali per andare avanti e far quadrare bilanci sempre più ristretti.
Le associazioni di volontariato che attendevano il bel gesto dalla Regione sotto elezioni sono circa duecento e i rimborsi riguardano proprio le spese sostenute nell’ambito delle attività svolte in convenzione con l’Istituzione regionale. Attendono contributi, ad esempio, per il carburante dei veicoli, per divise e scarpe, per la manutenzione e l’assicurazione dei mezzi, per le spese giornaliere che i volontari hanno anticipato nelle missioni a cui hanno partecipato nel 2020.
Una situazione presa a cuore dal consigliere regionale Giorgio Fedele (M5s) che auspica una soluzione immediata: "Sarà mia cura e mio impegno accendere i riflettori su questa vicenda e sull’atteggiamento e funzionalità dell’Agenzia di Protezione civile".
Fedele ritiene che sia una "vicenda scandalosa, una macchia nera sull’amministrazione regionale uscente che non potrà essere lavata via con un colpo di spugna". E aggiunge che con riferimento all’anno 2021, "sembrerebbe che l’Agenzia di Protezione civile regionale abbia comunicato a queste associazioni che per tali contributi le tempistiche potrebbero essere particolarmente lunghe. Una situazione inaccettabile, soprattutto perché la comunicazione sarebbe giunta dall’Agenzia regionale di Pc nel disinteresse del governatore Marsilio che detiene la delega della Protezione civile".