«Psichiatria, strutture chiuse»
Ex Paolucci e Villette, locali sporchi: 160 pazienti trasferiti a Villa Pini.
PESCARA. «Tutti gli ambienti sono invasi da un lezzo nauseabondo ed i pazienti che deambulano per i corridoi si presentano anch’essi sporchi, trascurati e malvestiti, tanto da sembrare in condizioni di abbandono». E’ un passaggio della relazione della Commissione d’inchiesta del Senato sul blitz fatto ai centri di riabilitazione psichiatrica «Ex paolucci» e «Le Villette» del gruppo sanitario Villa Pini. A scrivere il documento indirizzato al commissario di governo Gino Redigolo al ministro della salute Sacconi, al vice ministro Fazio, al presidente della giunta regionale Chiodi e all’assessore ala sanità Venturoni è il senatore Ignazio Marino presidente della Commissione del senato che con i carabinieri del Nas ha svolto il sopralluogo nelle strutture riabilitative, il 25 luglio scorso.
Un primo risultato la commissione lo ha già ottenuto: tutti i 160 pazienti in riabilitazione psichiatrica, ricoverati nelle strutture del gruppo sanitario teatino, saranno trasferiti nella clinica Villa Pini. La decisione è stata comunicata dalla famiglia Angelini titolare del gruppo Villa Pini alla Asl di Chieti, con una nota: «siamo in condizione», si legge nel documento, «di effettuare immediatamente il trasferimento dei pazienti». Un passaggio necessario in quanto la Commissione poteva disporre anche la chiusura delle strutture accreditate. Ci sono, inoltre, osservazioni che emergono dalla relazione che non solo indicano locali sporchi e inadatti, ma anche incongruità sanitarie come nel caso degli 87 pazienti alloggiati a Chieti nella struttura denominata ex Paolucci. In questo caso la Commissione annota: «La pacifica convivenza degli ospiti, la loro età avanzata e la capacità cognitiva dimostrata nell’approccio verbale intercorso con i commissari nel corso della visita, fanno ipotizzare che i pazienti potrebbero essere ospitati in una casa di riposo per anziani».
Invece accade che per la riabiliazione psichiatrica la Regione Abruzzo da sempre ha pagato e continua a pagare cifre elevate al Gruppo Villa Pini, somme che secondo l’assessore alla sanità Venturoni, sono state date senza particolari controlli. Gravi carenze sono segnalate dalla Commisssione nella struttura di riabilitazione pschiatrica territoriale di Chieti, denominata: «Le Villette». «Dodici villini a schiera», si riferisce nella relazione, «su un unico livello posti all’interno di un’area recintata con rete metalica, adiacente la casa di cura Villa Pini. L’intera struttura ospita 84 pazienti. Nell’intero complesso emergono pessime condizioni igienico-saniarie e strutturali con presenza di: pavimenti luridi e appiccicosi servizi igienici sporchi, rotti e malfunzionanti.
Macchie diffuse di umidità, pareti sporche ed unte; presenza di cani e gatti randagi, quadri elettrici danneggiati e prese con fili scoperti». Nel documento la Commissione riferisce di aver concordato con i carabinieri del Nas di Pescara che «avanzerà richiesta al Centro salute mentale della Asl di Chieti una verifica delle cartelle cliniche dei pazienti e valuti il danno pischico, l’età e il periodo di degenza nella struttura per ognuno dei ricoverati. Il Nas di Pescara», si legge ancora nella relazione, «provvederà con apposita segnalazione a comunicare alle autorità amministrativa e giudiziaria le carenze riscontate, per le valutazioni ed i provvedimenti di rispettiva competenza».
Un primo risultato la commissione lo ha già ottenuto: tutti i 160 pazienti in riabilitazione psichiatrica, ricoverati nelle strutture del gruppo sanitario teatino, saranno trasferiti nella clinica Villa Pini. La decisione è stata comunicata dalla famiglia Angelini titolare del gruppo Villa Pini alla Asl di Chieti, con una nota: «siamo in condizione», si legge nel documento, «di effettuare immediatamente il trasferimento dei pazienti». Un passaggio necessario in quanto la Commissione poteva disporre anche la chiusura delle strutture accreditate. Ci sono, inoltre, osservazioni che emergono dalla relazione che non solo indicano locali sporchi e inadatti, ma anche incongruità sanitarie come nel caso degli 87 pazienti alloggiati a Chieti nella struttura denominata ex Paolucci. In questo caso la Commissione annota: «La pacifica convivenza degli ospiti, la loro età avanzata e la capacità cognitiva dimostrata nell’approccio verbale intercorso con i commissari nel corso della visita, fanno ipotizzare che i pazienti potrebbero essere ospitati in una casa di riposo per anziani».
Invece accade che per la riabiliazione psichiatrica la Regione Abruzzo da sempre ha pagato e continua a pagare cifre elevate al Gruppo Villa Pini, somme che secondo l’assessore alla sanità Venturoni, sono state date senza particolari controlli. Gravi carenze sono segnalate dalla Commisssione nella struttura di riabilitazione pschiatrica territoriale di Chieti, denominata: «Le Villette». «Dodici villini a schiera», si riferisce nella relazione, «su un unico livello posti all’interno di un’area recintata con rete metalica, adiacente la casa di cura Villa Pini. L’intera struttura ospita 84 pazienti. Nell’intero complesso emergono pessime condizioni igienico-saniarie e strutturali con presenza di: pavimenti luridi e appiccicosi servizi igienici sporchi, rotti e malfunzionanti.
Macchie diffuse di umidità, pareti sporche ed unte; presenza di cani e gatti randagi, quadri elettrici danneggiati e prese con fili scoperti». Nel documento la Commissione riferisce di aver concordato con i carabinieri del Nas di Pescara che «avanzerà richiesta al Centro salute mentale della Asl di Chieti una verifica delle cartelle cliniche dei pazienti e valuti il danno pischico, l’età e il periodo di degenza nella struttura per ognuno dei ricoverati. Il Nas di Pescara», si legge ancora nella relazione, «provvederà con apposita segnalazione a comunicare alle autorità amministrativa e giudiziaria le carenze riscontate, per le valutazioni ed i provvedimenti di rispettiva competenza».