AGRICOLTURA E TURISMO

Sabato e domenica torna Cantine Aperte

Ventesima edizione con 33 produttori di Pescara, Chieti e Teramo per una grande festa del vino e della bellezza d'Abruzzo

PESCARA. Il 26 e 27 maggio torna l'appuntamento con Cantine Aperte, ventesima edizione a cura del movimento Turismo del Vino Italia, presieduto da Nicola D'Auria. Saranno 33 le cantine delle province di Pescara, Chieti e Teramo che si apriranno ai visitatori che arriveranno anche da fuori Abruzzo. "Un appuntamento di valenza nazionale" ha detto l'assessore regionale alle Politiche agricole, Dino Pepe, "visto che parliamo per la nostra regione di 2,5 miliardi di euro di fatturato annuo. Festeggiamo anche i cinquant'anni anni della doc e del nostro Montepulciano e da qui dobbiamo ripartire per continuate a far crescere questo settore. Più 13% di esportazioni. Questo significa che stiamo lavorando bene». L'assessore regionale al Turismo, Giorgio D'Ignazio, sottolinea l'importanza della manifestazione. "Guardiamo al futuro" ha spiegato  sapendo che il turismo è legato all'enoturismo e all'enogastronomia. Unire la bellezza del'Abruzzo con il buon vino e le nostre eccellenze è il modo migliore per promuovere il territorio e i nostri prodotti». Per il presidente  Nicola D'Auria,  Cantine Aperte rappresenta una festa del vino. "Con la nostra associazione", dice, "non possiamo che ribadire come sia fondamentale fare gioco di squadra, con agricoltura e turismo,  per accrescere e migliorare la nostra filiera, utilizzando i prodotti abruzzesi». La vice presidente regionale del Movimento Turismo del Vino, Stefania Bosco ha illustrato come si svolgerà Cantine Aperte: «Sabato e domenica, nelle cantine aderenti al progetto ci sarà  un incontro tra produttore e  consumatore. Tutti i visitatori si potranno rendere conto e capire cosa c'è dietro un bicchiere di vino. Verrà mostrato come avviene il processo di trasformazione dalle uve, dalle vigne e dalla raccolta alla trasformazione del prodotto con l'imbottigliamento e la degustazione, per far tenere conto del lavoro e del sacrificio che c'è dietro quello che noi beviamo". Una parte del ricavato dalla vendita del vino sarà devoluto a due associazioni abruzzesi che si occupano dell'assistenza ai bambini autistici.