ABRUZZO
Scuola, la richiesta del Garante infanzia Abruzzo: stop mascherine, bimbi liberi
Anche dalla nostra regione si leva l'appello ai ministri dell'Istruzione e della Salute
PESCARA. "In un momento in cui la pandemia, dopo l'emergenza e le chiusure, è maggiormente sotto controllo e in un quadro di allentamento generale delle misure, l'obbligatorietà della mascherina a scuola appare inidonea perché va a vincolare la libertà di bambini e ragazzi che hanno sofferto molto negli ultimi due anni". E' quanto dichiara all'Ansa il Garante dell'infanzia e dell'adolescenza della Regione Abruzzo Maria Concetta Falivene.
"Dobbiamo lavorare, sempre tenendo sotto controllo dati e contagi, a una vita e abitudini ordinarie, liberando bambini e ragazzi - prosegue - da quel pensiero di costrizione e non libertà che li ha portati a essere timorosi e, addirittura, ad avere sensi di colpa rispetto a regole di prevenzione che in passato si giustificavano e oggi no".
Falivene, insieme ad altri Garanti per l'infanzia e l'adolescenza regionali, ha sottoscritto una nota, inviata nei giorni scorsi ai ministri dell'Istruzione e della Salute, nella quale si cita lo studio "Pandemia, neurosviluppo e salute mentale di bambini e ragazzi" promosso dall'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza con l'Istituto superiore di sanità e con la collaborazione del Ministero dell'istruzione.
"I 90 professionisti interpellati per realizzare la ricerca - si legge nella nota dei Garanti - hanno riferito di disturbi del comportamento alimentare, ideazione suicidaria (tentato suicidio e suicidio), autolesionismo e ritiro sociale, disturbi dell'apprendimento, dell'attenzione e del linguaggio, disturbi della condotta e della regolazione cognitiva ed emotiva, oltre a paura del contagio, stato di frustrazione e incertezza rispetto al futuro, generando insicurezza e casi di abbandono scolastico. Più in generale la pandemia ha provocato quella che i professionisti hanno definito una vera e propria 'emergenza salute mentale'".