L'autobotte degli Alpini dell‘Aquila a Furci (foto di Gianfranco Daccó)

LA RICHIESTA

Siccità, l'Abruzzo chiede lo stato di emergenza

Lettera del presidente Marsilio alla Presidenza del consiglio dei ministri: "Manca l'acqua e ci sono tanti turisti". In ballo i contributi previsti. E nel Vastese ariva l'autobotte degli alpini da L'Aquila

PESCARA. Il presidente della Regione Marco Marsilio, con una lettera inviata alla Presidenza del consiglio dei Mmnistri, ha chiesto lo stato di emergenza in Abruzzo per la crisi idrica. L'obiettivo sta nel riconoscimento e quindi nel rilascio dei contributi previsti in questo caso.

Intanto sabato 17 agosto parte alle 6,30 dall'Aquila l'autobotte degli Alpini il cui arrivo nel Vastese è previsto per le 9,30: si tratta di un'autobotte di 8 metri cubi (8mila litri). Lo ha reso noto la Sasi, il gestore del servizio idrico in quell'area. Sabato mattina si decideanche quali Comuni rifornire, quasi sicuramente quelli che vivono una maggiore sofferenza ovvero San Buono, Gissi, Monteodorisio, Cupello, Tornareccio, comuni che sono riforniti da un«autobotte della protezione civile Val Trigno (San Salvo) che ha una capienza di 3mila litri.

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"Il territorio dell'Abruzzo è interessato da un lungo periodo di siccità, causato sia dalla eccezionale scarsità di precipitazioni pluviometriche delle ultime stagioni autunnali e invernali, sia dalle temperature rilevate costantemente più alte della media che hanno determinato, tra l’altro, una evidente riduzione dei deflussi idrici superficiali e, conseguentemente, una esigua disponibilità di acqua negli invasi e nelle falde idriche", scrive il presidente Marsilio, allegando alla richiesta la relazione del dirigente della Protezione civile abruzzese.

La situazione complessa è stata inoltre aggravata dai "rilevanti afflussi turistici della stagione estiva soprattutto nella fascia costiera della regione, con un aumento considerevole del carico antropico, unitamente ai fabbisogni stagionali dei settori agricolo e zootecnico" tutto ciò "ha determinato un ulteriore incremento delle esigenze idropotabili e il conseguente aggravamento del deficit idrico in atto. La situazione ha assunto livelli di elevata criticità soprattutto nel territorio della provincia di Chieti ove diversi Comuni da giorni sono senza alcun approvvigionamento idrico con notevoli disagi per i cittadini, soprattutto per la popolazione più fragile come bambini, anziani e malati".

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"Questa regione - conclude il presidente Marsilio -, di concerto con le Prefetture territorialmente competenti, si è attivata nell’immediato per far fronte al grave scenario emergenziale in atto che risulta evidente nella relazione pervenuta dall’Agenzia regionale di protezione civile e dal Dipartimento Territorio – Ambiente, frutto di una ricognizione presso i gestori del servizio idrico. Si chiede, pertanto, per l’intero territorio della regione Abruzzo e far data dal 1 luglio 2024, la dichiarazione dello Stato di Emergenza".