«Situazione insostenibile, assistenza a rischio»
La Cgil scrive ai prefetti: nella clinica pesanti disfunzioni, cresce il disagio dei pazienti.
PESCARA. «Dobbiamo, purtroppo, insistere sulle pesanti disfunzioni che aggravano di giorno in giorno le condizioni di assistenza e di lavoro». E’ l’inizio della lettera nella quale si denunciano una serie di problemi all’interno della clinica Villa Pini che la Cgil ha inviato a due prefetti.
A quello di Chieti Vincenzo Greco e dell’Aquila, Franco Gabrielli, al presidente giunta Gianni Chiodi, all’assessore Venturoni al commissario della Asl di Chieti. «Come abbiamo più volte sottolineato», si legge nel documento della Cgil, «la sola morosità dell’azienda verso i fornitori di servizi e conseguente interruzione degli stessi sta rendendo le condizioni igienico-sanitarie delle strutture non solo incivili, ma rischiose per la salute di pazienti e lavoratori. Presso le strutture psichiatriche e la stessa Casa di Cura Villa Pini di Chieti è stato di nuovo interrotto il servizio di lavanderia e di pulizia dei locali».
«La ditta Agri, fornitrice dei pasti per i pazienti», prosegue il documento del sindacato inviato a prefetti e Regione, «ha di nuovo preannunciato il blocco del servizio, dando come ultimo termine per il pagamento il 5 dicembre. Questa situazione si ripete ormai sistematicamente da tempo: la proprietà paga in piccola parte quanto dovuto ai fornitori, in tempo utile, l’ultimo giorno previsto dalla diffida, per scongiurare il blocco totale del servizio». Duro il giudizio dei sindacati sul ruolo dell’azienda. «Simili comportamenti che denotano, a nostro avviso», conclude la Cgil, «una condotta amorale, spregiudicata, priva di qualunque senso di responsabilità, di rispetto e considerazione per pazienti e lavoratori sta pregiudicando il diritto alla salute ed al lavoro di un’intera comunità. Il mancato pagamento delle retribuzioni ai lavoratori, le condizioni di assistenza sopra descritte richiedono, a nostro avviso, un intervento immediato da parte delle Istituzioni».
A quello di Chieti Vincenzo Greco e dell’Aquila, Franco Gabrielli, al presidente giunta Gianni Chiodi, all’assessore Venturoni al commissario della Asl di Chieti. «Come abbiamo più volte sottolineato», si legge nel documento della Cgil, «la sola morosità dell’azienda verso i fornitori di servizi e conseguente interruzione degli stessi sta rendendo le condizioni igienico-sanitarie delle strutture non solo incivili, ma rischiose per la salute di pazienti e lavoratori. Presso le strutture psichiatriche e la stessa Casa di Cura Villa Pini di Chieti è stato di nuovo interrotto il servizio di lavanderia e di pulizia dei locali».
«La ditta Agri, fornitrice dei pasti per i pazienti», prosegue il documento del sindacato inviato a prefetti e Regione, «ha di nuovo preannunciato il blocco del servizio, dando come ultimo termine per il pagamento il 5 dicembre. Questa situazione si ripete ormai sistematicamente da tempo: la proprietà paga in piccola parte quanto dovuto ai fornitori, in tempo utile, l’ultimo giorno previsto dalla diffida, per scongiurare il blocco totale del servizio». Duro il giudizio dei sindacati sul ruolo dell’azienda. «Simili comportamenti che denotano, a nostro avviso», conclude la Cgil, «una condotta amorale, spregiudicata, priva di qualunque senso di responsabilità, di rispetto e considerazione per pazienti e lavoratori sta pregiudicando il diritto alla salute ed al lavoro di un’intera comunità. Il mancato pagamento delle retribuzioni ai lavoratori, le condizioni di assistenza sopra descritte richiedono, a nostro avviso, un intervento immediato da parte delle Istituzioni».