AUTOSTRADA A25
Toninelli: "Limitare o chiudere il traffico sul viadotto di Bugnara"
Il ministro scriverà alla società concessionaria, Strada dei Parchi, dopo il sopralluogo di venerdì
ROMA. Dopo «prime risultanze», dice il ministro Danilo Toninelli, in un video trasmesso su Facebook e girato sotto il viadotto di Macchia Maura (a Bugnara in provincia dell'Aquila, luogo ieri di un sopralluogo del ministro con un ingegnere ispettore del ministero), «scriveremo a Strada dei Parchi imponendo verifiche di sicurezza».
Nell'attesa, chiede a Strada dei Parchi «di intervenire per rendere questa struttura non pericolosa rimodulando il traffico, o limitandolo, o addirittura chiudendo il tratto». Il ministro sottolinea che la responsabilità di effettuare verifiche e o di interventi, come «chiudere il traffico», è «l'ente proprietario, il concessionario». E ripete: chiediamo a Strada dei Parchi di «rimodulare, limitare, o chiudere il traffico perché per legge la responsabilità oggi spetta a questi signori qua». Il ministro è tornato sotto il viadotto dell'A25, il giorno dopo il suo sopralluogo, per «raccontare» in un video del sopralluogo di ieri. E sottolinea: «Se qualcuno mi dovesse chiedere quale è l'infrastruttura che più mi preoccupa e che non mi fa dormire la notte io vi dico proprio questa: A24 e A25», gestite da Strada dei Parchi. Toninelli ribadisce le sue accuse alla «vecchia politica» sulle concessioni autostradali e il pressing sui «signori dell'asfalto». E sottolinea, in particolare, che per legge anche i controlli sulla sicurezza sono effettuati dai concessionari, «escludendo lo Stato. Qui c'è un ingegnere dell'ufficio ispettivo del mio ministero» dice «che sta facendo una cosa che non è prevista dalla legge, dei controlli di natura visiva per verificare se Strada dei Parchi sta adempiendo agli obblighi di legge, se non solo sta prendendo pedaggi carissimi ma se sta tenendo in sicurezza e permettendo alla gente di viaggiare in sicurezza. Lo stato controllava sulla carta, gli ingeneri non uscivano mai, controllavano sulla carta, perché non è previsto dalla legge». Il ministro ricorda le assunzioni di ingegneri prevista dopo il crollo di Genova e indica che, invece, («cosa che mi ha sconcertato», sottolinea, «oggi gli uffici ispettivi territoriali sono quattro (Roma, Genova, Bologna e Catania). con un solo ingegnere per Roma, Lazio e Abruzzo. È veramente un dramma». E «12 ingegneri in tutto» per «5mila 886 chilometri di autostrade»; «Lo Stato non c'era più. Lo Stato sta tornando», dice. L'ingegnere del ministero «obbligato» a fare verifiche non previste, spiega ancora il ministro, «sta controllando 69 dei 339 viadotti che ci sono tra A24 e A25». E «le prime risultanze ci dicono che scriveremo a Strada dei Parchi imponendo di fare verifiche di sicurezza» sulla sua rete e «nell'attesa di intervenire rendere questa struttura (indica i pilastri del viadotto dove ha registrando il video) non più pericolosa», con limiti al traffico o anche «chiudendo il tratto». E dice ancora: «Ho in mano tutta una serie di lettere. È tanto tempo che stiamo intimando ai concessionari, e in questo caso a Strada Dei Parchi spa, perché è loro l'obbligo ed è loro la responsabilità di fare tutti gli interventi necessari». Toninelli ricorda quindi «il servizio delle Iene» sul tratto autostradale, ma dice anche di ricevere «segnalazioni di gente che passa per questa strada ed ha paura. Ed io», aggiunge, «non posso permetterlo».