Villa Pini, trattative con Neuromed
Il gruppo molisano della famiglia Patriciello: niente accordo, forse in futuro.
PESCARA. Il Gruppo Villa Pini in vendita? L’interrogativo che da giorni circola negli ambienti regionali ha animato le assemblee sindacali e acuito le incertezze dei lavoratori sul loro futuro.
Ieri la notizia è rimbalzata anche nel Molise, a Pozzilli in provincia di Isernia dove ha sede il gruppo sanitario Neuromed che fa capo alla famiglia Patriciello, che annovera l’europarlamentare del Pdl Aldo Patriciello. Secondo le indiscrezioni gli imprenditori molisani erano a buon punto nella trattativa con la famiglia Angelini, proprietaria del Gruppo sanitario chietino per la vendita di un pezzo dell’azienda, il settore relativo alla riabilitazione psichiatrica e psicomotoria. Ieri sera sia l’europarlamentare Aldo Patriciello, attraverso il suo portavoce sia il direttore generale della Neuromed, Raffaele Ianuale hanno ridimensionato l’ipotesi di trattativa. «L’onorevole non si occupa delle aziende di famiglia, per incompatibilità ccon la sua carica istituzionale», è stato puntualizzato.
In merito alla trattativa il direttore amministrativo Iannuale invece ha concesso di più. «Allo stato dei fatti non c’è nulla in corso», spiega, «non riteniamo sussistere le condizioni di nostro interesse in questa operazione. Forse il nostro nome è stato fatto solo perchè in passato con il Gruppo Villa Pini abbiamo avuto momenti di collaborazione scientifica. Per altro l’onorevole Patriciello non c’entra nulla con questa vicenda, la Neuromed gode di autonomia rispetto alle iniziative politiche dell’onorevale». Sul futuro Ianuale lascia uno spiraglio alla trattativa con la famiglia Angelini. «Se successivamente qualcosa si può discutere vedremo».
Il Gruppo Villa Pini ha complessivamente 19 centri di riabilitazione di cui due nel Molise, dove lavorano circa 400 persone. In Abruzzo ci sono le strutture della San Stefar, ad Avezzano della Santa Maria e due centri di riabilitazione, gli istituti Maristella che sono ospitati proprio nella clinica Villa Pini di Torrevecchia Teatina. Complessivamente la Regione per la riabilitazione psichiatrica e psicomotoria paga annualmente circa 30 milioni di euro.
Nessun commento sulla ipotesi di trattativa con la Neuromed da parte della famiglia Angelini.
Per il sindacato con 1600 dipendenti senza stipendio da otto mesi, la situzione rimane inostenibile. «L’interesse», spiega Angela Scottu della segretaria regionale della Cgil, «è duplice: sia relativo assistenza dei pazienti che alla difesa dei posti di lavoro. Se il gruppo non è in grado di garantire i servizi e se c’è qualcuno che acquisti lo deve fare a condizioni chiare e certe, perchè non crediamo che questa situazione possa andare avanti. Secondo fonti attendibili», commenta la sindacalista della Cgil che racconta anche di possibili nuove iniziative del Gruppo sanitario, «il Gruppo Villa Pini starebbe cercando di reperire da fuori Abruzzo, personale infermieristico cui offrirebbe ottima remunerazione, alloggio e pasti gratuiti.
Esprimiamo sconcerto e indignazione per una notizia, che, se confermata, sarebbe di una gravità inaudita nei confronti dei dipendenti del Gruppo Angelini senza stipendio da 8 mesi. Ci auguriamo che, se ciò risultasse vero, le autorità, in primis la giunta regionale, sappiano intervenire con decisione, immediatezza ed efficacia».
Ieri la notizia è rimbalzata anche nel Molise, a Pozzilli in provincia di Isernia dove ha sede il gruppo sanitario Neuromed che fa capo alla famiglia Patriciello, che annovera l’europarlamentare del Pdl Aldo Patriciello. Secondo le indiscrezioni gli imprenditori molisani erano a buon punto nella trattativa con la famiglia Angelini, proprietaria del Gruppo sanitario chietino per la vendita di un pezzo dell’azienda, il settore relativo alla riabilitazione psichiatrica e psicomotoria. Ieri sera sia l’europarlamentare Aldo Patriciello, attraverso il suo portavoce sia il direttore generale della Neuromed, Raffaele Ianuale hanno ridimensionato l’ipotesi di trattativa. «L’onorevole non si occupa delle aziende di famiglia, per incompatibilità ccon la sua carica istituzionale», è stato puntualizzato.
In merito alla trattativa il direttore amministrativo Iannuale invece ha concesso di più. «Allo stato dei fatti non c’è nulla in corso», spiega, «non riteniamo sussistere le condizioni di nostro interesse in questa operazione. Forse il nostro nome è stato fatto solo perchè in passato con il Gruppo Villa Pini abbiamo avuto momenti di collaborazione scientifica. Per altro l’onorevole Patriciello non c’entra nulla con questa vicenda, la Neuromed gode di autonomia rispetto alle iniziative politiche dell’onorevale». Sul futuro Ianuale lascia uno spiraglio alla trattativa con la famiglia Angelini. «Se successivamente qualcosa si può discutere vedremo».
Il Gruppo Villa Pini ha complessivamente 19 centri di riabilitazione di cui due nel Molise, dove lavorano circa 400 persone. In Abruzzo ci sono le strutture della San Stefar, ad Avezzano della Santa Maria e due centri di riabilitazione, gli istituti Maristella che sono ospitati proprio nella clinica Villa Pini di Torrevecchia Teatina. Complessivamente la Regione per la riabilitazione psichiatrica e psicomotoria paga annualmente circa 30 milioni di euro.
Nessun commento sulla ipotesi di trattativa con la Neuromed da parte della famiglia Angelini.
Per il sindacato con 1600 dipendenti senza stipendio da otto mesi, la situzione rimane inostenibile. «L’interesse», spiega Angela Scottu della segretaria regionale della Cgil, «è duplice: sia relativo assistenza dei pazienti che alla difesa dei posti di lavoro. Se il gruppo non è in grado di garantire i servizi e se c’è qualcuno che acquisti lo deve fare a condizioni chiare e certe, perchè non crediamo che questa situazione possa andare avanti. Secondo fonti attendibili», commenta la sindacalista della Cgil che racconta anche di possibili nuove iniziative del Gruppo sanitario, «il Gruppo Villa Pini starebbe cercando di reperire da fuori Abruzzo, personale infermieristico cui offrirebbe ottima remunerazione, alloggio e pasti gratuiti.
Esprimiamo sconcerto e indignazione per una notizia, che, se confermata, sarebbe di una gravità inaudita nei confronti dei dipendenti del Gruppo Angelini senza stipendio da 8 mesi. Ci auguriamo che, se ciò risultasse vero, le autorità, in primis la giunta regionale, sappiano intervenire con decisione, immediatezza ed efficacia».