ABRUZZO
Zona economica speciale: lavori per 40 milioni: "Ma bisogna fare presto"
L'annuncio del commissario straordinario Zes Mauro Miccio a Chieti. GUARDA L'ELENCO DEI LAVORI PREVISTI
PESCARA. Far partire opere per 40 milioni di euro di fondi Pnrr entro i primi mesi del 2023: completamento e potenziamento dell'infrastruttura ferroviaria Fossacesia-Castel di Sangro e della piastra logistica di Saletti ad Atessa per 24,4 milioni, per consentire al sistema produttivo della Val di Sangro di essere sempre più competitivo; il collegamento dell'ultimo miglio ferroviario al porto di Ortona per 4,8 milioni; la banchina di Levante del porto di Vasto per 7,6 milioni; il collegamento stradale fra il casello autostradale di Ortona e la Statale 16 per 2 milioni; una rotatoria lungo la Statale 16 nel nucleo industriale di Vasto. È l'obiettivo del commissario straordinario della Zes Abruzzo, Mauro Miccio, annunciato a Chieti in occasione della sottoscrizione, in prefettura, del protocollo d'intesa per la legalità e la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale nell'ambito della Zes Aree portuali di Ortona e Vasto.
Il protocollo è stato firmato tra il prefetto della provincia di Chieti, Armando Forgione, lo stesso Miccio, i sindaci di Vasto, Ortona, Atessa, Fossacesia, i responsabili delle forze dell'ordine e della capitaneria di porto di Ortona, i rappresentanti della Camera di commercio, dell'Agenzia delle Entrate, dell'Aric e dell'Arap.
Nelle Zes le imprese già operative o di nuovo insediamento possono beneficiare di agevolazioni fiscali e semplificazioni amministrative, ma, vista la contingenza straordinaria conseguente alla crisi sociale e sanitaria causa dalla pandemia e alla guerra nel cuore dell'Europa - con conseguenze su approvvigionamento materie prime e forniture energetiche - la mole di finanziamenti e progetti che le Zes gestiscono per innovare, infrastrutturare, riconvertire energeticamente le aree produttive è strategica per l'ammodernamento del sistema produttivo Paese.
«Noi abbiamo un obbligo di fare presto perché i fondi Pnrr hanno tempi molto stretti, entro fine anno devono essere espletate tutte le gare, che saranno poi realizzate entro il prossimo anno con l'apertura dei cantieri, e soprattutto abbiamo l'obbligo, per questi 40 milioni, del rispetto dei tempi, altrimenti i fondi non solo vengono persi, ma devono essere restituiti - ha detto Miccio - Dobbiamo fare presto e bene: bene vuol dire nella legalità».