Ecco la nuova stretta: i sindaci possono chiudere piazze e vie della movida

19 Ottobre 2020

Il presidente del Consiglio Conte: una settimana di tempo alle palestre per allinearsi ai protocolli di sicurezza. Scuole aperte con modalità flessibili e ingresso alle 9. Ristoranti aperti fino alle 24, ma ai tavoli al max in sei. L’attività sportiva dilettantistica consentita solo in forma individuale, no alle gare

ROMA. Una settimana di tempo alle palestre per allinearsi ai protocolli di sicurezza. I sindaci possono chiudere piazze e strade della movida dopo le ore 21 nei casi di assembramento, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private. Sono alcuni dei provvedimenti che il premier Giuseppe Conte ha illustrato nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi sulle nuove restrizioni anti-covid contenute nel decreto del presidente del consiglio dei ministri (Dpcm).

Conte ha chiarito relativamente alle palestre che saranno poi prese decisioni sulle chiusure per chi non rispetterà tali protocolli. Le attività scolastiche continueranno in presenza. "Sono un asset fondamentale del Paese", ha detto,"per le scuole di secondo grado, verranno favorite modalità flessibili di organizzazione didattica con ingresso dalle ore 9".

I ristoranti chiuderanno alle 24: si potrà stare per un massimo di sei persone per singolo tavolo e tutti i ristoratori dovranno affiggere quante persone ammesse. Nessuna limitazione negli ospedali, negli aeroporti, lungo le autostrade. Sì all’attività sportiva e motoria all’aperto, sempre nel rispetto della distanza di sicurezza. Stop agli sport da contatto, anche dilettantistici.

L’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto sono consentite solo in forma individuale e non sono consentite gare e competizioni. Sono altresì sospese tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere ludico-amatoriale. Sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni riguardanti gli sport individuali e di squadra riconosciuti di interesse nazionale o regionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato italiano paralimpico (Cip).

Il premier: «La strategia non è e non può essere la stessa della primavera: in questi mesi abbiamo lavorato intensamente». «Il Dpcm servirà per affrontare questa nuova ondata di contagi che sta affrontato severamente non solo l’Italia ma tutta l’Europa. Non possiamo o perdere tempo, dobbiamo scongiurare un nuovo lockdown», ha aggiunto.