Kylie e l’eroismo di accettare il destino
Il segreto di una vita serena, dicevano i nostri vecchi, è saper accettare il destino. Ma come tutte le ricette semplici anche questa è difficile da mettere in pratica. I sogni e i rimpianti ci tengono prigionieri con una stretta inesorabile. Ci arrendiamo solo quando l’ineluttabile ci mostra il suo volto. Il satori buddista può arrivare a qualsiasi età, e denaro e fama non servono a rinviare questo bilancio amaro che però può aprirci la porta verso un’inattesa serenità. A nulla sono serviti soldi e gloria, per esempio, a Kylie Minogue, la cantante australiana che, l’altro ieri, è salita sul palco del Glastonbury Festival in Inghilterra dal quale era stata tenuta lontana, 14 anni fa, per la diagnosi di un cancro. Oggi, a 50 anni, Kylie Minogue ha un desiderio inesaudito con cui combatte ancora: «Mi chiedo spesso come sarebbe la mia vita da mamma. Avevo 36 anni quando ho ricevuto la diagnosi di cancro al seno. In quel momento l’idea di avere figli non era nella mia agenda, ma da allora in poi è cambiato tutto. Non posso dire che non abbia rimpianti, ma sarebbe molto difficile per me andare avanti se lo classificassi come un rimpianto, quindi devo solo accettare dove sono e andare avanti». Accettare ciò che il destino ha in serbo per noi è tutt’altro che una resa. A volte è la forma più alta di eroismo che ci è concessa. Basta trovare il coraggio di accettarla.
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