Rita, la tiktoker a processo per traffico di cocaina. Ma lei si difende: «Usata ma mai venduta»

20 Febbraio 2025

Dalla montagna abruzzese all’aula di giustizia: la 45enne si trova a dover fare i conti con un processo per fatti accaduti nel 2015. L’accusa è traffico di cocaina: la donna avrebbe fatto parte di un'associazione finalizzata allo smercio di droga nei vicoli del Pallonetto di Santa Lucia

NAPOLI. Velocità. Questa è la parola chiave per descrivere gli odierni mezzi di comunicazione. Con i social le informazioni si diffondono in tempi rapidissimi. In pochi minuti un video virale arriva al nostro telefono senza concederci diritto di replica. E con altrettanta velocità svanisce, disperso nell’immensa mole di informazioni che viaggiano in rete. La macchina della giustizia, invece, ha il funzionamento opposto: è lenta e farraginosa, ma quando arriva è destinata a rimanere. E così nel vortice ci è finita, ancora una volta, Rita De Crescenzo, la tiktoker napoletana che in una sola domenica è salita in cima alle cronache nazionali per essere riuscita a trascinare 33mila napoletani a Roccaraso grazie ai suoi profili social. Dalla montagna abruzzese all’aula di giustizia: ora la 45enne si trova a dover fare i conti con un processo che riguarda fatti accaduti nel 2015. L’accusa è pesante: traffico di cocaina. Reato per il quale la pena prevista è tra i sei e i vent’anni di reclusione (vedi pezzo di lato). Ma più nel dettaglio, la tiktoker 45enne è accusata di aver fatto parte di una associazione finalizzata allo smercio di cocaina, tra i vicoli del Pallonetto di Santa Lucia.

L’UDIENZA RINVIATA
Si sarebbe dovuta svolgere ieri mattina l’udienza che si sta celebrando davanti alla nona sezione di Napoli e che vede De Crescenzo tra gli accusati. Tuttavia, l’udienza è stata rinviata a causa dell’impedimento di uno degli avvocati delle parti, come riposta Il Mattino. Così la giustizia dovrà ancora attendere per fare il suo corso.

L’ACCUSA
Le accuse, secondo quanto anticipato ieri da Repubblica, sono molto gravi. I fatti risalgono al 2015: alla donna viene contestata la cessione di stupefacenti e anche la gestione in proprio di una piccola clientela, per cui si sarebbe rifornita da un altro spacciatore. Inoltre, sempre secondo il quotidiano nazionale, agli atti ci sarebbe anche la dichiarazione di un collaboratore di giustizia, risalente al 2006, in cui la donna, all’epoca 26enne, è riconosciuta come una spacciatrice che agiva per conto del clan Elia.

IL PASSATO DELLA DIVA
La sua capacità di influenzare le masse si intreccia con un passato turbolento e una carriera costruita tra social media e musica. Cresciuta in un quartiere molto difficile di Napoli, De Crescenzo è rimasta incinta a soli 12 anni. Poi, nel 2017, è finita in manette nel maxi blitz da oltre 40 arresti che ha decapitato il clan Pallonetto di Santa Lucia. L’accusa era di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e spaccio «semplice». Poi, la Corte di Cassazione aveva accolto il parziale annullamento di alcuni capi di accusa e così l’influencer aveva riacquistato la libertà. Nel 2019, ha iniziato la sua nuova vita. Ha aperto il suo profilo tiktok che oggi conta 1,8 milioni di follower.

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