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14 settembre
Oggi, ma nel 1962, a Milano, sul ring allestito nel velodromo dedicato alla memoria di Giuseppe Vigorelli, Duilio Loi, triestino del 1929, veniva battuto da Eddie Perkins, statunitense di Clarksdale, del 1937, nell'incontro valevole per il titolo mondiale dei pesi superleggeri di pugilato, entro i 63,50 chilogrammi. Titolo che Loi aveva agguantato, l’1 settembre 1960, sempre nel capoluogo lombardo, nello stadio di San Siro, sconfiggendo il portoricano Carlos Ortiz, di Ponce, del 1936.
Con quell’impresa Loi era stato il terzo pugile tricolore, dopo Primo Carnera, nei pesi massimi, oltre i 90,72 chilogrammi, e dopo Mario D’Agata, che era anche sordomuto, nella categoria dei pesi gallo, entro i 53,52 chilogrammi, ad ottenere un titolo mondiale di pugilato. Tra Loi e Perkins (nella foto, i due contendenti durante una delle loro agguerrite sfide) c’era già stato l’incontro del 21 ottobre 1961, disputato sempre nella città ambrosiana, che aveva dato esito di parità. Il 15 dicembre 1962, al Palazzo dello sport milanese Loi batterà Perkins e si riprenderà il titolo mondiale dei pesi superleggeri. I tre appuntamenti tra Loi e Perkins diverranno tappe fondamentali della storia della boxe non solo del Belpaese. Nella stessa serata di quel 14 settembre 1962, seguitissima dagli italiani e non solo dagli addetti ai lavori, sempre al Vigorelli di Milano, Salvatore “Tore” Burruni, avendo la meglio sul francese di origine italiana Pierre Rossi, di Marsiglia, del 1932, difendeva, per la terza volta, la cintura di campione europeo dei pesi mosca, entro i 51 chilogrammi, conquistata, il 29 giugno 1961, ad Alghero, contro il finlandese Risto Luukkonen, di Tuusula, del 1931.
Burruni, originario proprio di Alghero, in quel di Sassari, classe 1933, il 23 aprile 1965, al Palasport dell'Eur, a Roma, sarà campione del mondo dei mosca, sconfiggendo il tailandese Mana Seedokbuab, detto “Pone Kingpetch”, di Hua Hin, del 1935. Burruni sarà poi costretto a cedere il titolo mondiale dei mosca, il 14 giugno 1966, nella Empire Pool di Wembley, a Londra, allo scozzese Walter McGowan, di Hamilton, del 1942.