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26 giugno

Oggi, ma nel 1982, in tutta Italia, “Celeste nostalgia”, del cantautore Riccardo Cocciante, di 36 anni, era il brano italiano più in alto nella classifica nazionale dei singoli, dominata da successi stranieri.

“Celeste nostalgia” era al numero 6 della chart tricolore che vedeva nelle prime cinque posizioni: “Paradise”, di Phoebe Cates, in prima posizione; “Ebony and Ivory”, di Paul McCartney, in seconda; “Just an illusion”, di Imagination, in terza; “She’s a lady”, di Richard Sanderson, in quarta; “Harden my heart”, dei Quarter Flash, in quinta. Subito sotto “Celeste nostalgia”, in settima piazza, c’era “Non succederà più”, di Claudia Mori e Adriano Celentano.

“Celeste nostalgia” era una traccia estratta dall’album “Cocciante”, pubblicato in quello stesso ‘82 dall’etichetta discografica Rca italiana, di Roma, e prodotto da Shel Shapiro. Nel b-side del 45 giri, invece, era inciso “Un nuovo amico”, scritto e composto da Cocciante con Giulio Rapetti “Mogol”, come già per “Celeste nostalgia”.

Quest’ultima canzone aveva beneficiato della popolarità data dal lancio nell’edizione 19 del Festivalbar, del 21 giugno precedente, all’Arena di Verona, manifestazione vinta da Miguel Bosè con “Bravi ragazzi”. Poi era stata eseguita anche ad un “Un disco per l’estate ’82”, dal 7 giugno, che andrà avanti fino al 16 luglio. Ma soprattutto “Celeste nostalgia” diverrà un’icona musicale quando verrà inserita nella colonna sonora del film, destinato a divenire di culto, diretto da Carlo Vanzina, “Sapore di mare”, del 1983. In particolare con la scena finale che vedrà la rievocazione della tormentata love story tra gli attori Marina Suma e Jerry Calà (nella foto, particolare).