VISTO E SEGNALATO
La telenovela del casello aperto a metà
Siamo costretti a tornare sulla telenovela dell'ingresso autostradale chiuso Bussi/Popoli sulla Tiburtina. Mentre continuano le segnalazioni di disagio da parte di automobilisti e autotrasportatori, la situazione va per loro peggiorando nonostante gli annunci di una possibile, attesa soluzione.
Riepiloghiamo: l'ingresso di Bussi/Popoli all'A25 Roma-Pescara è vietato dalla scorsa estate, da quando lo svincolo e il suo viadotto sono stati ristrutturati e messi in sicurezza secondo norma. Si può uscire ma non si può entrare. Per prendere l'A25 occorre proseguire sulla Tiburtina, percorrere poco meno di 10 km, passare davanti a due rotonde e alla bellissima abbazia di San Clemente a Casauria e quindi imboccare il casello di Torre de' Passeri. Chi deve proseguire per Roma deve poi tornare indietro in autostrada, mentre chi deve andare a Pescara si trova un po' più avanti.
Il problema, oltre ai km in più, nasce nel momento in cui sulla Tiburtina si riversa il traffico dei mezzi pesanti e d'inverno e di notte la strada è molto insidiosa. In tanti allora avevano escogitato il sistema di entrare lo stesso allo svincolo di Popoli facendo una sorta di inversione ad "U" sulla Tiburtina poco oltre lo stesso ingresso. Una manovra azzardata per superare i disagi e rimettersi in carreggiata come una volta. Quando nello svincolo era permesso di entrare seguendo soltanto le indicazioni orizzontali tracciate sulla strada. Dopo i lavori, però, qualcuno si è accorto che così non andava più bene. E si parla di un braccio di ferro tra Anas e l'impresa che ha effettuato la manutenzione per conto della concessionaria autostradale Strada dei parchi.
Nel frattempo l'ingresso resta chiuso, malgrado le proteste. Anzi. Una pattuglia di tecnici e operai è stata mobilitata dall'Anas fino all'altro giorno per collocare i dissuasori che impediscano - per motivi di sicurezza - agli automobilisti di effettuare la manovra ad "U" per l'A25. Quindi, addio definitivamente al casello in ingresso Bussi/Popoli. Automobilisti e autotrasportatori, rassegnatevi. Se volete entrare in autostrada dovete ora per forza di cose arrivare a Torre de' Passeri.
E' evidente tuttavia come questa possa essere considerata soltanto una soluzione-tampone e secondaria al più grosso problema di viabilità. Per cui di fatto persiste il disservizio del casello autostradale che funziona a metà, solo in un senso. Ed è altrettanto evidente che per ovviare al problema sarebbe bastato ripristinare subito e prioritariamente le regole secondo il codice della strada. C'è bisogno di una nuova segnaletica? Cambiatela. C'è bisogno di un nuovo sistema viario? Fatelo. C'è una causa legale in corso? Va bene, ma fate nel frattempo qualcosa per ripristinare il casello in ingresso. Insomma un ragionamento semplice-semplice, che farebbe qualsiasi vicino di casa ragionevole affinché prevalga l'interesse pubblico.
E non finisce qui. Dopo mesi di segnalazioni, qualcosa si è mosso ma solo grazie alla pressione dei sindaci e all'interessamento addirittura del vice presidente del consiglio regionale. Del problema si è fatto carico il prefetto Giancarlo Di Vincenzo che è a sua volta riuscito ad avvicinare e a far ragionare le parti litigiose, Anas e Strada dei parchi. E che cosa è stato deciso? Quello che in altre parti poteva essere dato per scontato fin dall'inizio: si farà una rotatoria! Ma per realizzarla occorrerà allargare la sede stradale... Quindi, nuovi lavori e altro tempo. Intanto l'Anas è intervenuta per effettuare un altro tipo di lavori, assicurare la sicurezza e impedire la manovra ad "U". Alla prossima puntata.