Un'immagine storica della seconda Guerra mondiale a Tornareccio

IL RICONOSCIMENTO

A Tornareccio la medaglia di bronzo al Merito civile

Il conferimento del presidente della Repubblica per il coraggio durante la seconda Guerra mondiale

TORNARECCIO. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella conferisce a Tornareccio la medaglia di bronzo al Merito civile, speciale onorificenza attribuita a persone, enti e corpi che si siano prodigati, con eccezionale senso di abnegazione, nell'alleviare le altrui sofferenze o, comunque, nel soccorrere chi si trovi in stato di bisogno. Con questa scelta si è voluto rendere onore al coraggio e alla dignità dei tornarecciani durante la seconda Guerra mondiale, in particolare durante la feroce occupazione nazista avvenuta dopo l’8 settembre 1943.

Questa la motivazione ufficiale: “Dopo l’8 settembre 1943 venne occupato dalle truppe tedesche, con l’ordine di procedere al rastrellamento di tutti gli uomini, alcuni dei quali furono inviati in campi di lavoro in Germania. Subì violenti mitragliamenti dai cacciabombardieri inglesi e la popolazione fu costretta, a seguito dell’ordine di evacuazione tedesco, a lasciare in poche ore le case, mentre l’intero paese fu fatto saltare in aria. La popolazione tutta, nonostante le violenze e le perdite subite, seppe reagire con ammirevole esempio di spirito di sacrificio e di amor patrio. Settembre/Novembre 1943 - Tornareccio (CH)”.

La solenne cerimonia ufficiale di conferimento è in programma mercoledì 30 marzo. Al mattino protagoniste saranno le scuole: alle 11 nella sala polifunzionale “Remo Gaspari” si terrà l’incontro “Tornareccio, la guerra, lo sfollamento raccontati agli studenti”. Nel pomeriggio le celebrazioni ufficiali inizieranno alle 16,30: al monumento ai caduti picchetto d’onore con le autorità civili e militari. Alle 17 nella sala consiliare del municipio il conferimento della Medaglia alla presenza del prefetto Armando Forgione. A seguire, le testimonianze dei tornarecciani che c’erano e la scopertura della lapide commemorativa. Alle 18 nella chiesa parrocchiale di Santa Vittoria la messa in suffragio delle vittime civili e dei caduti di tutte le guerre. Gran finale sempre in chiesa, con la proiezione del video “Tornareccio c’è ancora", con gli ultimi sei sindaci che si sono succeduti alla guida di Tornareccio (Elio Monaco, Nicola Berardi, Luigi Iacovanelli, Nicola Pallante, Remo Fioriti e Nicola Iannone), e l’attore Milo Vallone, che interpreta l’articolo “Tornareccio non c’è più”, pubblicato su Il Corriere di Roma del 17 settembre del 1944 dalla giornalista Alba De Cespedes, testimone oculare dello sfollamento dei tornarecciani su Monte Pallano.

“Questo solenne riconoscimento", dice il sindaco Iannone, "rende onore dopo quasi ottant’anni ai nostri nonni e ai nostri padri, che con umiltà e tenacia sopportarono l’umiliazione di un’occupazione terribile da parte dei nazisti in ritirata, caratterizzata da numerosi episodi di violenza e prevaricazione, e poi culminata con il tentativo di distruzione del paese, per fortuna avvenuto solamente in parte. Quel dolore, quel sacrificio, quella forza, quell’amore sono stati la base per ricostruire una comunità oggi viva più che mai, e che vuole rendere onore alla sua storia e a chi ha lottato per la nostra libertà. In questa singolare circostanza l’amministrazione comunale intende rendere omaggio anche all’illustre cittadino di Tornareccio che, nonostante la gran parte della vita, passata, per ragioni di lavoro lontano dal paese, non ha mai fatto venir meno il suo attaccamento ed affetto per la terra natale: Franco Daniele. È proprio lui che, ripercorrendo le vicende antiche della vita tornarecciana, ha saputo, con rara sapienza, raccogliere informazioni da Archivi di Stato e da testimonianze di cittadini per raccontare gli ultimi cento anni di storia di Tornareccio nella pubblicazione del libro 'Tornareccio, Tornacicore'".