CHIETI
Addio a Contessa, la cagnetta di via Gran Sasso
Aveva la sua cuccia sul rondò di Madonna delle Grazie. Domenica è stata investita da un'auto ed è morta dopo un giorno di agonia
CHIETI. La sua personalità non sembrava comunicare immediata socievolezza. Quella naturale empatia che spesso fa avvicinare animali e umani, anche quando questi ultimi assumono sembianze prevalenti da umanoidi. Forse questo spiega perché l’ho sempre avuta in grande simpatia. Quando attraversava via Gran Sasso con passo trafelato e diffidente per raggiungere la sua cuccia, a ridosso del rondò della Madonna delle Grazie, il suo sguardo sembrava trafiggere chiunque lo incrociasse. Ed era come se volesse tenere tutti in riga. Atteggiamento fiero, quasi distaccato dalle cose del mondo. Strano per una cagnetta, che di solito fa della dolcezza la qualità più comune. Portamento altezzoso e nobile, il suo. Non a caso si chiamava Contessa, sebbene non avesse alcuno dei tratti salienti dell’animale snob. Della cagnolina vip tutti vizi e coccole. No, Contessa era coraggiosa, solitaria, indipendente. E tosta. Se ne stava lì, notte e giorno, nel suo quadrilatero di strada e controllava tutto e tutti, anche se non lo dava mai a vedere. Contessa è stata investita domenica da un’auto, è morta dopo un giorno di agonia. E ora che non c’è più, che non la incrocerò nei miei passaggi notturni in auto, tra via Gran Sasso e Madonna delle Grazie, so che mi mancherà. E mancherà a tutti, ai tanti teatini che in questi sedici anni l’hanno molto amata. Ciao Contessa, che il passaggio sul ponte Arcobaleno ti sia più lieve del viaggio nel mondo dei viventi.
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