Addio di Fossacesia e Treglio

28 Giugno 2014

Il sindaco di Rocca San Giovanni: un carrozzone costoso e vuoto

SAN VITO. Dopo i comuni di San Vito, Frisa, Rocca San Giovanni e Santa Maria Imbaro oggi tocca a Fossacesia e Treglio deliberare, attraverso i consigli comunali, l’uscita dalle convenzioni o dall’Unione dei comuni “Città della frentania e costa dei trabocchi”. Consigli fatti per abbandonare un ente imploso sotto il peso di costi di gestione non più sopportabili, anche perché non sono più arrivati finanziamenti regionali e statali, e servizi che lasciano a desiderare. Le riunioni si susseguiranno fino a lunedì 30 giugno (con i consigli a Castel Frentano, Sant’Eusanio, Mozzagrogna, Paglieta, Torino di Sangro e Perano) ultimo giorno utile per recedere dalle convenzioni o uscire dall’Unione. Poi nei 6 mesi successivi le delibere dovranno essere recepite dal consiglio dell’Unione- che deve essere rinnovato- per poi finire nelle mani di commissario liquidatore. Questi dovrà anche dirimere la questione dei 6 posti di lavoro in ballo, che dovrebbero essere riassorbiti da alcuni comuni, dei 128mila euro di costi di gestione 2013 e 150mila euro del 2014 ancora da ripartire tra i comuni. Sei mesi che serviranno a tutti i Comuni, tranne che a San Vito e Fossacesia, anche per fare nuove unioni visto che la legge impone ai Comuni sotto i 5mila abitanti di associarsi. «Molti Comuni come il mio stanno votando non solo per la rescissione dalle convenzioni ma per l’uscita dall’Unione», dice Gianni Di Rito sindaco di Rocca San Giovanni «perché non ha senso mantenere in piedi un carrozzone costoso, vuoto. Senza convenzioni a che serve l’ente?». (t.d.r.)

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