LANCIANO
Aggredito un altro agente in carcere. I sindacati: "Situazione insostenibile"
La Uilpa Abruzzo denuncia aggressioni all'ordine del giorno, turni estenunati, poca sicurezza: "Chi deve intervenire lo faccia prima che sia troppo tardi"
"Un Assistente Capo di Polizia Penitenziaria è stato aggredito proprio da uno di quei detenuti Media Sicurezza che non doveva essere assegnato nella Casa Circondariale di Lanciano per la mancanza di una sezione destinata ai detenuti di quel circuito; al momento non conosciamo la prognosi ma di certo porterà dentro per anni la cicatrice dell’attacco subito". La denuncia è del Segretario Generale Regionale UILPA Polizia Penitenziaria Abruzzo Ruggero Di Giovanni.
"Già 10 giorni fa un ispettore aveva ricevuto le 'attenzioni' di un detenuto che non gradiva l’assegnazione nel carcere frentano e solo il caso ha voluto che il tentativo di aggressione non finisse in qualcosa di peggio dato che il personale in servizio in quel turno era totalmente inappropriato a garantire il livello minimo di sicurezza. Insomma nella casa Circondariale di Lanciano il personale si trova prigioniero in una sorta di purgatorio, quasi che dovesse rispondere di peccati mai commessi e per questo forzati a scontare una pena senza condanna".
Il sindacalista denuncia ancora: "Turni di lavoro insostenibili che vanno ormai ordinariamente da 8 a 12 o più ore giornaliere in luogo delle 6 ore previste nel CCNL, sistematico mancato rispetto degli accordi sindacali ed un ricorso abnorme al servizio straordinario tra l’altro senza che ne venga riconosciuto il pagamento in busta paga. Per di più il Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria continua ciclicamente ad inviare detenuti Media Sicurezza in un carcere che non ha più una sezione idonea ad ospitarli, creando tensioni ed eventi critici che sfociano anche in aggressioni fisiche al personale".
"Da diversi anni la UILPA Polizia Penitenziaria denuncia il calo costante ed inesorabile del numero di Poliziotti Penitenziari in servizio nella CC Lanciano, da anni denunciamo l’oggettiva impossibilità di garantire la sicurezza di un carcere che nel frattempo ha subito una modifica dei circuiti detentivi diventando un istituto che ha praticamente solo sezioni Alta Sicurezza, senza per questo vedere modificato, se non in peggio, il numero degli agenti in servizio. Ribadiamo la richiesta all’amministrazione Penitenziaria di interventi, ormai non più rinviabili, a tutela dei lavoratori ed a questo punto invitiamo pubblicamente chi di dovere ad una verifica del repartino dove sono ammassati i detenuti MS, a nostro avviso inadeguati all’uso che ne viene fatto".