Anche Sannino lascia il partito di Di Pietro
San Salvo, il capogruppo esce dall’Idv. A Vasto Spadaccini in bilico nella carica di vicesindaco
VASTO. Continua a perdere pezzi l’Italia dei valori. Dopo l’uscita del vicesindaco, Antonio Spadaccini, e del consigliere comunale Elio Baccalà, che del partito era anche commissario, si registrano altre fughe. Dicono addio all’Idv anche il consigliere regionale Paolo Palomba e il capogruppo di San Salvo Nicola Sannino. Tutti diretti, a quanto sembra, verso il Centro democratico, il nuovo partito fondato da Massimo Donadi, ex capogruppo Idv alla Camera, Francesco Rutelli e Bruno Tabacci. Insomma, un fuggi fuggi generale.
Spadaccini e Baccalà hanno già ufficializzato l’addio con una lettera ai vertici regionali e nazionali. «Non ci riconosciamo più in questo partito», hanno scritto il vicesindaco e il consigliere comunale, che hanno comunque ribadito il loro sostegno al sindaco Luciano Lapenna e alla maggioranza di centrosinistra.
Per Spadaccini, che è assessore alle politiche sociali, ci potrebbero essere delle conseguenze sul piano amministrativo: l’Idv potrebbe chiedere la sua sostituzione in giunta con un altro esponente del partito. Il vicesindaco sa che la sua decisione potrebbe costargli l’assessorato. «Sono consapevole che la decisione assunta potrebbe, eventualmente, mutare il corso della mia intensa, seppur breve, esperienza di amministratore locale», sottolinea Spadaccini, «ma ritengo comunque prioritario anteporre la mia onestà intellettuale a qualsiasi altra valutazione o interesse di parte».
Anche Palomba lascia il partito grazie al quale era stato eletto in consiglio regionale. Nelle scorse settimane aveva annunciato lo svolgimento del congresso dell’Italia dei valori a Vasto, al posto della festa che da sette anni di seguito si svolge nella località adriatica. L’altra sera con un sms inviato ad amici e militanti ha confermato le voci che girano da qualche giorno, aggiungendo che anche Sannino ha deciso di seguirlo.
Non mancano le reazioni. Francesco Paolo D’Adamo parla di «politici buoni a salire sul carro dei vincitori e a scendere un attimo prima del disastro. Vasto ha bisogno di politici che abbiano un’idea della città da portare avanti anche a dispetto dei partiti», sostiene l’ex assessore comunale, «e che per questa idea siano disposti a lottare, non ad andarsene. Fino a quando non verranno fuori politici così Vasto è destinata a scivolare, come sta succedendo, sempre più indietro». (a.b.)
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