AUTOSTRADA A14
Camionista alla guida da ore, ma risulta a riposo
Gli agenti della polizia stradale di Chieti scoprono il trucco del magnete applicato al cronotachigrafo. Nei giorni scorsi un altro conducente di Tir aveva guidato per quasi 15 ore consecutive con sole 5 ore di riposo
CHIETI. Lui guidava da ore. ma il cronotachigrafo del suo camion segnava che era a riposo. Con grave pericolo per lui e per gli altri automobilisti. E' quanto hanno scoperto gli agenti della polizia stradale l'altra notte sull'autostrada adriatica. Il camionista è stato denunciato per la rimozione ed omissione dolosa di cautela contro gli infortuni sul lavoro e ora rischia duemila euro di ammenda e la sospensione della patente di guida fino a 3 mesi.
L'uomo, 47 anni, di Potenza, aveva messo un magnete sotto al tachigrafo: per cui anziché registrare le ore di movimento, l'apparecchio risultava fermo: bloccato dal magnete.
La pattuglia della Polstrada di Chieti, in servizio di vigilanza sull'A14, lo ha fermato mentre viaggiava in direzione sud. Gli agenti si sono accorti del suo eccessivo stato di stanchezza e del suo notevole stato di agitazione e hanno avviato controlli approfonditi sul cronotachigrafo installato sul mezzo al fine di verificare il rispetto dei tempi di guida e di riposo imposti dalla legge per chi esercita il trasporto professionale. Da qui è emerso che nonostante il mezzo al momento dell'alt fosse in movimento, la lettura del cronotachigrafo evidenziava che il conducente risultava falsamente a riposo. I controlli sul mezzo hanno permesso di trovare il grosso magnete installato sul sensore del tachigrafo, magnete che consentiva al conducente di poter guidare per ore e ore risultando sempre a riposo.
Nei giorni scorsi un altro camionista è stato sanzionato dalla Polstrada, per aver guidato per quasi 15 ore consecutive con sole 5 ore di riposo quando la normativa consente di guidare al massimo 9 ore al giorno e fare un riposo di 11 ore.
Dall'inizio dell'anno sono oltre 800 le infrazioni contestate dalla polizia stradale di Chieti, fra di esse spiccano quelle relative al mancato rispetto della normativa comunitaria in materia di tempi di guida e di riposo, alterazione e/o manomissione del tachigrafo, irregolarità o mancanza della documentazione di viaggio.