Cestini spaccati e recinzione rotta nell’ippodromo

10 Gennaio 2014

LANCIANO. Cestini nuovi, divelti e buttati a terra. Pezzi dei gradoni in rovina, staccati e spostati. Recinzione sradicata. Non c’è davvero pace per Villa delle Rose. L’area dell’ippodromo è preda...

LANCIANO. Cestini nuovi, divelti e buttati a terra. Pezzi dei gradoni in rovina, staccati e spostati. Recinzione sradicata. Non c’è davvero pace per Villa delle Rose. L’area dell’ippodromo è preda dei vandali che saltuariamente si “divertono” a distruggere soprattutto i cestini.

«Li abbiamo ricomprati giorni fa per l’ennesima volta», dice il sindaco, Mario Pupillo, «ma il senso civico non esiste. Dobbiamo far passare la vigilanza notturna per controllare l’area che viene chiusa la sera». Solo una parte è chiusa, perché sul versante dei binari della ferrovia, la recinzione è stata divelta. Non esiste e si può entrare nella struttura arrampicandosi senza problemi. «Dovremmo sistemarla», ammette Pupillo, «ma ci sono molte opere da fare. Il problema è che non possiamo muoverci perché non è l’area tutta di nostra pertinenza». Il riferimento è all’anello dell’ippodromo, la cui gestione è affidata fino al 2021 alla Carrera anche se dal 2004 non ospita più le corse al galoppo. «È una questione che stiamo risolvendo legalmente», spiega il sindaco, «la Carrera ha presentato il ricorso al Consiglio di Stato sulla questione ippodromo, ma è però una richiesta di risarcimento di 2 milioni di euro per dei lavori su una struttura che non esiste più. Quindi, se non esiste, che senso ha la convenzione per la gestione di una cosa che non c’è? Il nostro obiettivo è di revocare la convenzione, recuperare lo spazio per ripulirlo, buttare a terra le ex stalle occupate dai tossicodipendenti e dai senza tetto, sistemare il verde, adeguare la struttura alle norme antincendio chieste dai vigili del fuoco per poter assistere agli “spari” dai gradoni».

Gradoni che, nelle pessime condizioni in cui si trovano, quest’anno sono stati oggetto di restrizioni e chiusure. Per motivi di sicurezza, infatti, solo 1.960 spettatori hanno assistito ai fuochi delle Feste di settembre dalla pista, ma dietro i gradoni. «L’idea è di sistemarli ma anche di creare una struttura a scomparsa per i fuochi», conclude il sindaco, «che sia interrata e venga fuori solo nel momento degli spari».

Molti i progetti e le idee, ma a parte i soldi che mancano, fino a quando non si chiudono le vicende giudiziarie, non si può fare molto. (t.d.r.)

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