dipendenti sanitÁ

Chiamate private dal telefono Asl: condannati

LANCIANO. Reato derubricato da peculato a peculato d’uso, e condanna a 5 mesi di reclusione pena sospesa e risarcimento danni alla Asl: è la sentenza emessa dal collegio presieduto da Ciro Riviezzo,...

LANCIANO. Reato derubricato da peculato a peculato d’uso, e condanna a 5 mesi di reclusione pena sospesa e risarcimento danni alla Asl: è la sentenza emessa dal collegio presieduto da Ciro Riviezzo, a latere Francesco Marino e got Vincenzo Chielli, sui dipendenti Asl Monia Iachini e Nicola D'Orsogna, 46 anni, di Lanciano che avrebbero usato il telefono del centralino dell’ospedale per chiamate non di servizio.

Secondo l’accusa, sostenuta in aula dal pubblico ministero Ruggiero Dicuonzo, che ha chiesto una pena di due anni, D’Orsogna, centralinista, avendo disponibilità delle linee telefoniche le avrebbe usate per chiamare i propri familiari causando una spesa per l’azienda di 343,38 euro tra maggio e giugno 2010. Stesso periodo di tempo risulterebbe l’uso del telefono da parte della Iachini, infermiera, che avrebbe così ricaricato il suo telefono per 62 euro. Cifre che per i giudici i due dovranno risarcire alla Asl. «Tra 30 giorni leggeremo le motivazioni della sentenza», commenta l’avvocato Alessandro Troilo, legale dell’infermiera «e presenteremo ricorso in appello». (t.d.r.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA