Chieti, al policlinico arriva il dottor Robot
Il primario Salini: «Sarà in funzione da maggio e consentirà minori tempi di degenza e condizioni di ripresa più veloci»
CHIETI. Anche all’ospedale di Chieti arriva il dottor Robot. È stato appena acquistato infatti il robot Mako che consentirà interventi di protesi di grande precisione e accuratezza. Ad annunciarlo è Vincenzo Salini, professore ordinario alla d’Annunzio e direttore del Dipartimento chirurgico che con la direzione Asl ha concluso la gara per l’acquisto di una piattaforma robotica che consentirà interventi ortopedici ad alta precisione. Il braccio robotico permette di riprodurre sul paziente ciò che il chirurgo ha pianificato con estrema precisione sul software, eliminando l’errore manuale, garantendo il miglior allineamento delle componenti protesiche e allungando la durata dell’impianto stesso.
«Il robot sarà in funzione già da maggio prossimo», assicura Salini, «consentirà accuratezza millimetrica nel posizionamento della protesi in considerazione dell’anatomia specifica di ogni paziente. Personalmente, ho già operato con l’ausilio del Robot in America, l’estate scorsa a San Diego. In Italia ce ne sono solo 13. 12 si trovano negli ospedali del Nord, da Bologna in su. Uno solo si trova nel centro sud ed è proprio il nostro. Questa volta Chieti ha anticipato persino Roma».
«Il potenziamento della tecnologia sanitaria è solo un aspetto dell’impegno che stiamo mettendo in campo per la riqualificazione, dopo tanti anni, del nostro sistema sanitario regionale», aggiunge l’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci. «Innovazione tecnologica che si unisce alla straordinaria professionalità dei nostri operatori sanitari. Più delle parole, valgono i fatti. Penso alla positiva valutazione dei Lea – i Livelli essenziali di assistenza - da parte del Ministero, al miglioramento delle aree di prevenzione oncologica, alle reti cliniche che stiano attivando per le patologie come l’autismo e il diabete e al potenziamento dei presidi ospedalieri oltre la classificazione degli standard ministeriali. La sanità è un sistema complesso che stiamo migliorando costantemente, passo dopo passo, senza campanilismi e strumentalizzazioni, che sono solo funzionali ad interessi di parte».
Sono molti i vantaggi dell’uso del robot in ortopedia. A partire dai minori tempi di degenza: tempo medio di 1,4 giorni, contro i 3,3 della tecnica manuale e dimissioni nelle 24 ore successive all’intervento 9 volte più frequenti rispetto ai pazienti trattati con tecnica manuale. Il paziente registra un minore sanguinamento e ha minori rischi di infezione post-operatoria. Più veloci sono anche i tempi di recupero per il paziente che avrà migliore mobilità e qualità della vita rispetto a un intervento più invasivo di protesi totale.
Tutto lo staff medico della Clinica ortopedica sarà formato immediatamente per essere pronto a operare da subito.