Chieti, condannato per estorsione a un uomo malato
Cinque anni e mezzo di reclusione la pena inflitta dal giudice a un ex operatore sociale di una casa di accoglienza che ospitava persone in difficoltà e in condizioni disagio
CHIETI. Il giudice monocratico del Tribunale di Chieti, Isabella Maria Allieri, ha condannato a cinque anni e sei mesi di reclusione Domenico Di Nicola, 43 anni, ex operatore sociale in una casa di accoglienza di Chieti che ospitava persone in difficoltà e in condizioni di disagio. All'uomo è stata contestata una duplice estorsione, oltre all'utilizzo indebito di una carta di credito, nei confronti di un uomo di 51 anni, affetto da una patologia epilettica e che era entrato in contatto con l'operatore per ricevere sostegno. I fatti risalgono a tre anni fa quando la vittima, rimasta completamente senza soldi e costretta a rivolgersi alla Caritas per poter mangiare unitamente alla sua compagna, si rivolse ai carabinieri raccontando la situazione che stava vivendo. Secondo l'accusa, Di Nicola, nel primo episodio estorsivo, per costringere l'uomo a consegnargli la carta Bancoposta, minacciò che, se non lo avesse fatto, avrebbe interessato alcuni suoi amici di Riccione che potevano fargli del male. La seconda estorsione si consumò un mese dopo quando lo stesso Di Nicola si presentò nell'ufficio postale per controllare il ritiro dei soldi della pensione e dopo aver costretto la vittima a salire sulla propria auto. Al rifiuto di questi di consegnargli 650 euro, ne afferrò lui stesso 400. Di Nicola fu arrestato in flagranza dai carabinieri, che erano al corrente della vicenda, dopo essersi impossessato dei 400 euro. Con la carta Bancoposta, dal canto suo, fece due prelievi per complessivi 1.200 euro. L'uomo è stato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici.