Chieti, un bacio rubato gli costa una condanna a 3 anni
Imprenditore di 50 anni ritenuto colpevole per tentata violenza sessuale, a denunciarlo è stata un’avvocatessa
CHIETI. Avance fraintese. Si è difeso così l’imprenditore cinquantenne di San Giovanni Teatino (A. S. le sue iniziali) condannato per tentata violenza sessuale dal tribunale di Chieti a scontare la pena di tre anni di reclusione. L’uomo ha descritto il proprio comportamento in termini di proposte e tentativi nei confronti della donna che avrebbe frainteso la situazione, ma i giudici non hanno sposato la tesi del fraintendimento e hanno accolto le ragioni della vittima, un’avvocatessa che, al termine dell’episodio, è corsa subito a denunciare l’aggressore.
A giudicare il caso è stato il collegio presieduto da Geremia Spiniello e composto da Isabella Allieri e Andrea Di Berardino. Il pubblico ministero era invece Giuseppe Falasca, che per l’imputato in aula aveva chiesto 2 anni e 6 mesi di reclusione. Troppo poco per i giudici. L’imputato era difeso dall’avvocato Paolo Marino. La tentata violenza sessuale sarebbe avvenuta durante un viaggio in auto. I due, che si conoscevano tramite un’amicizia comune, andavano insieme verso Sulmona. Durante il viaggio di andata erano in tre, perché con loro c’era anche l’anziana zia di lei; al ritorno sono rimasti soli. Secondo il racconto della vittima, l’uomo ha approfittato dell’occasione per darle un bacio e accarezzarla sulle gambe, sia durante il viaggio che fermandosi in due piazzole di sosta dell’autostrada.
Baci e palpeggiamenti: questo ha lamentato la vittima che ha raccontato di essersi difesa e di non aver permesso che si andasse oltre. Lui, invece, ha ammesso di essere stato attratto dall’avvocatessa e di essersi comportato di conseguenza, facendo, cioè, delle avance nei confronti di lei. Un comportamento che ha definito normale. Anche per quanto riguarda l’episodio del bacio, lui ha tenuto a dire che sarebbe sato solo chiesto. Il difensore dell’imprenditore al termine dell’udienza non ha voluto assolutamente commentare la sentenza, ma ha annunciato la ferma intenzione di proporre subito appello. (a.i.)