Chietri, ambulante denunciato per 3 chili di polvere pirica
Il materiale illegale era nascosto in una bancarella abusiva di botti e petardi che i vigili urbani hanno posto sotto sequestro in via Pomilio allo Scalo
CHIETI. Mancano poche ore alla fine dell’anno e ormai sempre più incalzanti sono gli interventi delle forze dell’ordine contro il dilagante uso di petardi e giochi d’artificio fabbricati o comunque utilizzati illegalmente. Dopo le indagini che da Pescara sono arrivate fino a Villamagna, con il sequestro di sette quintali di botti illegali, ieri mattina è stata la volta dei vigili urbani di Chieti a bloccare la vendita e a denunciare un ambulante che aveva piazzato una bancarella di botti in via Pomilio, allo Scalo.
A destare sospetti non è stata tanto la vendita dei tradizionali petardi di fine anno, per quanto svolta su suolo pubblico senza autorizzazione, quanto la scoperta di tre chili di principi attivi per la fabbricazione di polvere pirica, quella usata per riempire i bossoli dei petardi. Tipica sostanza pirotecnica è la polvere pirica o polvere nera che per l’appunto è una miscela di nitrato di potassio, zolfo e carbone vegetale. È usata come spacco per l’apertura delle bombe, come mina di lancio, per la confezione degli stoppini.
L’ambulante è stato denunciato e l’attività di vendita posta sotto sequestro. Il trasporto del materiale pirico è infatti considerato illegale e anche pericoloso se viene fatto senza osservare le prescrizioni impartite dalle disposizioni di legge. I vigili urbani hanno provveduto a segnalare l’ambulante anche per occupazione abusiva di suolo pubblico.
La parola esplosivo appare spesso come l'esatta antitesi di sicurezza. E, purtroppo, il frequente ripetersi di incidenti, spesso luttuosi, sembra voler confermare la triste fama che tali materiali si sono fatta.
Non mancano gli appelli delle associazioni al non uso dei botti, che rappresenta un evento traumatico soprattutto per chi non può interpretarlo. Anziani, ad esempio, con problemi di malattie senili, ma anche animali, sia domestici che selvatici.
La consapevolezza che gli eventi incidentali sono quasi sempre il frutto amaro di comportamenti di sottovalutazione, se non di sfida dei pericoli, dovrebbe indurre all'osservanza quasi maniacale della normativa di sicurezza. Il pirotecnico è e rimane un artigiano, ma ciò non lo esime dall'obbligo di assumere una sempre maggiore professionalità . ©RIPRODUZIONE RISERVATA