CHIETI

«Ciao, maestro di judo e di vita»: la città dice addio a Luccitti 

Si è spento a 87 anni il fondatore del Kodokan: dal 1968 ha forgiato intere generazioni di giovani teatini. L’allievo Tavoletta lo ricorda: «Ci ha insegnato regole e valori dello sport: è la storia di questa comunità»

CHIETI. Se ne va un pezzo della storia sportiva, e non solo, della città. Chieti dice addio al maestro Rolando Luccitti, che si è spento martedì scorso a 87 anni. Lascia la moglie Anatolia e i figli, Gabriella e Andrea, entrambi avvocati. Una guida per intere generazioni, forgiate sui tatami di via Nicolini con i suoi insegnamenti sportivi, da grande insegnante di judo qual era, ma anche con le sue lezioni di vita. Ha trasmesso principi di correttezza e lealtà ai suoi ragazzi, dal 1968.

«Via Nicolini era la via del "judò", come lo chiamavano tutti all’epoca, lì dove aveva aperto la prima sede del Kodokan Chieti. In quella palestra sono passate almeno quattro generazioni. Professionisti dello sport, imprenditori, medici e gente comune: tutti facevano judo a Chieti in quegli anni», è il ricordo commosso di Silvio Tavoletta, uno dei suoi allievi storici e oggi anche lui maestro di judo. «Aveva creato un vero brand del judo, in città ogni auto aveva l’adesivo con il simbolo del Kodokan», ha aggiunto Tavoletta.

Luccitti ha continuato a seguire il judo fino alla fine. Pochi mesi fa aveva seguito da vicino a Zagabria le imprese dei gioielli del Kodokan, Lucio Tavoletta e Alessandro Bruno D’Urbano, rispettivamente campione e vice campione del mondo Cadetti. «Ha visto il primo campionato d'Europa e del mondo l'anno scorso festeggiando Lucio e Alessandro. Pochi giorni fa gli ho anche mostrato le foto dei ragazzi appena entrati nel Gruppo sportivo dei carabinieri», prosegue Tavoletta. «Il “maestro” è stato l’unico 7° Dan della storia del judo in Abruzzo, è stato maestro benemerito, il primo a lavorare con maestri giapponesi e raccoglierne l’arte di questa disciplina. «I suoi allievi si sono davvero contraddistinti anche nella vita: avvocati, piloti di aerei, militari dei corpi speciali, chirurghi... I suoi insegnamenti vanno oltre lo sport. È un pezzo di vita per molti a Chieti».

I funerali di Rolando Luccitti si sono svolti nella chiesa della Trinità.