Lanciano in ansia per Andrea, il ragazzo scomparso: doveva incontrare la sorella gemella
C'è un video che riprende il giovane nel momento in cui, alle 10.53 di venerdì 24 gennaio, lascia l'ostello della gioventù “Centro internazionale d'accoglienza” di via Bontempi. Ecco come era vestito
LANCIANO. Le tracce di Andrea Prospero, lo studente diciannovenne scomparso a Perugia, si perdono fuori dallo studentato dove alloggia nella città umbra. C'è un video che riprende il giovane nel momento in cui, alle 10.53 di venerdì 24 gennaio, lascia l'ostello della gioventù “Centro internazionale d'accoglienza” di via Bontempi, nella zona di Pozzo Etrusco. Poco più di due ore dopo, alle 13, avrebbe dovuto incontrarsi con la sorella gemella Anna per pranzare alla mensa universitaria. Ma a quell'appuntamento Andrea non si è presentato e da allora non ha dato più notizie di sé. Ieri i genitori del ragazzo, Teresa e Michele, sono partiti alla volta di Perugia per raggiungere la figlia e partecipare direttamente alle ricerche del diciannovenne.
Sono trascorsi tre giorni da quando Andrea Prospero è sparito, lasciando i familiari nell'angoscia e nell'apprensione. Andrea è un ragazzo studioso, assennato, prudente e metodico, un carattere che mal si associa con l'ipotesi di un allontanamento volontario. Il timore della famiglia è che gli sia potuto accadere qualcosa, che qualcuno possa avergli fatto del male. Una flebile speranza si è riaccesa ieri vedendo il video delle telecamere interne allo studentato. Andrea arriva al portone, alle 10.53, camminando in modo tranquillo, scanzonato, come di qualcuno che non ha fretta di uscire. Apre la porta a vetro e si imbatte in un ragazzo con il monopattino che stava rientrando. Gli tiene la porta aperta per farlo passare, prima di imboccare il portone. Con la coda dell'occhio vede però arrivare un altro ragazzo e allora torna indietro col busto, gli regge la porta e aspetta che questi esca. Solo allora esce anche lui. I suoi passi poi si perdono sull'asfalto.
«Questo video ci conferma che è scomparso la mattina di venerdì», dice don Alessio Primante, responsabile della Cappellania scolastica a cui la famiglia si è rivolta per lanciare l'allarme, «è più facile che qualcuno possa averlo visto o possa aver visto se gli è capitato qualcosa. Se fosse stata una sua scelta invece - magari per una sorta di ansia da prestazione all'avvicinarsi dei primi esami - gli direi di guardarsi dentro per ritrovare la serenità e tornare a casa, come sperano genitori e fratelli».
Prima di mezzogiorno la sorella Anna, che pure studia a Perugia e alloggia in un altro studentato, gli ha scritto un messaggio per confermare l'appuntamento delle 13: lui avrebbe visualizzato ma non ha risposto. Dal video si può capire com’era vestito Andrea al momento della scomparsa: indossa scarpe bianche tipo sneakers, pantalone grigio, giacca piumino blu scuro con cappuccio e uno zainetto nero. È alto 1,80 metri e pesa circa 50 chilogrammi. Lo studentato è stato setacciato dalle forze dell'ordine e sono stati sentiti i compagni che venerdì mattina lo hanno visto o hanno scambiato qualche parola con lui. Qualcuno avrebbe indicato dei posti dove il diciannovenne si sarebbe dovuto recare quella mattina, ad esempio un supermercato, ma dalle telecamere non risulta che vi sia effettivamente andato.
Continuano, intanto, le ricerche da parte della questura di Perugia e della Protezione civile. «Abbiamo sperimentato la potenza della comunicazione in un caso delicato come questo», sottolinea don Alessio, «la notizia della scomparsa di Andrea è stata condivisa migliaia e migliaia di volte e in modo celere, di questo la famiglia ringrazia tutti. Hanno sentito tutto l’affetto di una comunità vicina. Siamo stati contattati anche dal Dipartimento di informatica e matematica, dove Andrea è iscritto, che si è messo a disposizione. Continuiamo a pregare e a sperare insieme».