ViabilitÁ e commercio
Corso riaperto alle auto No di sindaco e assessore
LANCIANO. «L’amministrazione comunale ha fatto una scelta sull’isola pedonale di corso Trento e Trieste e non torna indietro». Replica così il sindaco Mario Pupillo all’ipotesi di riapertura del...
LANCIANO. «L’amministrazione comunale ha fatto una scelta sull’isola pedonale di corso Trento e Trieste e non torna indietro». Replica così il sindaco Mario Pupillo all’ipotesi di riapertura del Corso alle auto, suggerita dal consigliere di maggioranza Davide Caporale (Lanciano nel cuore) per tentare di rivitalizzare il commercio in centro.
«L’idea di una riapertura al traffico, anche solo parziale, è fuori da ogni logica», prosegue il primo cittadino, «e non è risolutiva per arginare la crisi del commercio. Vogliamo rendere più accogliente il centro col rifacimento dei marciapiedi delle principali vie e la riqualificazione dei due parco giochi per bambini. Presto arriveranno nuovi arredi sul Corso».
L’anticipazione è confermata anche dall’assessore alla viabilità, Pino Valente. «Stiamo progettando un piano per l’arredo urbano che sarà presentato a breve», annuncia Valente, «i fondi saranno trovati col Piano di marketing urbano a cui partecipa il comune, la Camera di commercio e la Bls. Tutti gli arredi saranno riutilizzabili anche nel progetto successivo di riqualificazione del Corso». Quanto alla riapertura al traffico dell’area pedonale anche Valente è contrario: «Nel piano urbano del traffico non è prevista questa possibilità. Capisco le esigenze dei commercianti, ma cerchiamo di dare risposte sull’attrattività del Corso. Intanto abbiamo messo a punto, dopo un secolo, i lavori ai sottoservizi di corso Trento e Trieste e stiamo valutando di accelerare sulla ripavimentazione del Corso».
«Riaprire un’area pedonale alle auto», dice Marcello Rovetto, della lista civica Progetto Lanciano, «è in controtendenza rispetto a tutte le altre città d’Italia e d’Europa. Bisogna ricreare un centro commerciale naturale e cambiare l’immagine della città e le abitudini dei lancianesi che devono preferire la mobilità sostenibile alle auto».
Daria De Laurentiis
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