Cresce l’allarme per le risse tra baby gang, pioggia di denunce dai cittadini
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A Francavilla calci e pugni tra circa venti ragazzi, quasi tutti minorenni, in zona Sirena. La rissa, che sarebbe durata qualche minuto, ha attirato l’attenzione dei cittadini che hanno chiamato i Carabinieri. Il fenomeno è in costante aumento, a Francavilla e in molte altre città
FRANCAVILLA. Rissa tra baby gang venerdì scorso in zona Sirena a Francavilla, con una ventina di giovanissimi - così riferiscono alcuni testimoni - che si sono fronteggiati con calci e pugni lungo su viale Nettuno, a due passi dalla piazza. È successo tutto nel giro di pochissimi minuti, poco prima delle 20, quando i negozi della zona erano in fase di chiusura: stando a quanto raccontato da chi ha assistito alla scena, pare che il tutto sia iniziato quando un gruppo di ragazzi, tutti o quasi minorenni, arrivato con l’autobus proveniente da Pescara, sia sceso all’altezza della Sirena per cercare il gruppo locale che gravita in zona. Nel momento in cui si sono incontrati è partita la zuffa, durata pochi minuti, ma tale da richiamare l’attenzione delle persone presenti e dei commercianti.
Immediatamente è stato richiesto l’intervento dei carabinieri della locale stazione, ma quando i militari sono arrivati i protagonisti della rissa avevano già fatto perdere le loro tracce. Lo scontro, nato probabilmente per fatti pregressi tra i componenti dei due gruppi, non dovrebbe aver provocato feriti, ma sull’episodio sono sempre i carabinieri a indagare, nel tentativo di identificare i responsabili anche attraverso l’ausilio delle immagini registrate dalle telecamere presenti sul territorio. Chi vive in zona tuttavia è esasperato dalle continue scorribande di questo gruppo di adolescenti, composto da circa una decina di persone, e che non perde occasione per far notare la sua presenza. Un problema piuttosto noto a Francavilla, tanto che il sindaco Luisa Russo non molto tempo fa ne aveva parlato anche con il prefetto di Chieti per chiedere provvedimenti.
«Francavilla è una città piuttosto sicura, ma questo fenomeno del disagio giovanile sta crescendo come in tutta Italia e il recente episodio è stato davvero spiacevole», dice il primo cittadino con riferimento a quanto accaduto meno di una settimana fa. «Ero già andata a parlare con il Prefetto il 9 gennaio scorso proprio per chiedere maggiori controlli sul territorio poiché, pur essendo una città tranquilla, registriamo questo fenomeno e qualche episodio di furto nelle case». E prosegue: «Il sistema di videosorveglianza appena installato e maggiori servizi d’ordine ci aiuteranno a monitorare meglio la situazione, ma il problema va affrontato proprio capendo quali sono le ragioni di questo disagio, aumentato con l’isolamento sociale nel periodo Covid». Poi conclude: «Il centro di aggregazione giovanile Zona Futura ha aperto uno sportello di ascolto per chiunque ne avesse bisogno. Alcuni incontri sul tema, inoltre, si sono tenuti di recente con le dirigenti scolastiche supportate da psicoterapeuti, forze dell’ordine e parrocchie. Un percorso che dobbiamo portare avanti proprio per far sì che questi ragazzi vengano ascoltati ma, allo stesso tempo, reprimere laddove ce ne fosse bisogno».
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