Crisi della Val Sinello «Aziende in fuga mancano i servizi»
Gissi, allarme dei consiglieri provinciali di centrosinistra L’assessore Gatti a San Salvo sul rilancio delle industrie
GISSI. La crisi cambia volto al territorio. L’industria emigra alla ricerca di altre aree produttive più convenienti. Il 50% delle aziende ha intenzione di lasciare il Vastese e seguire l’esempio di Golden Lady. Il Gruppo Canali lo ha detto chiaramente ai sindacati che lunedì sera, nel corso di un drammatico faccia a faccia con l’azienda, hanno cercato di ottenere per i 95 dipendenti del Pantalonificio d’Abruzzo due anni di contratti di solidarietà. «Ma anche il titolare della New Label ha espresso l’intenzione di trasferire l’azienda in un’altra area», dice il consigliere provinciale di Sel, Gianni Mariotti.
Il Vastese non è più conveniente e non ha servizi. Le imprese della Val Sinello non rispondono neppure più agli appelli lanciati dai politici. L’emigrazione dell’industria è destinata a peggiorare. I gruppi consiliari provinciali di centrosinistra in un’accorata lettera al presidente della Provinicia, Enrico Di Giuseppantonio, dipingono un quadro drammatico e cercano di scuotere la politica. «Non è giusto addossare agli imprenditori la mancanza di idee progettuali da finanziare. Per salvare la Val Sinello servono le infrastrutture. Serve il porto, il raccordo ferroviario tra Piana Sant’Angelo e Punta Penna. È indispensabile la banda larga e un accesso veloce a Internet. Va migliorata la viabilità e vanno semplificate e velocizzate le procedure burocratiche che hanno ritardato anche la riconversione della Golden Lady», insistono i rappresentanti provinciali di Pd, Idv e Sel.
Prima della crisi un gran numero di giovani veniva assorbito dalle industrie. Ora le aziende riducono il personale e pensano addirittura di andare via. «La Turchia è diventata più vantaggiosa del Vastese. È assurdo», insistono Gianni Mariotti (Sel), Eliana Menna e Michelino Natale (Idv), Giuseppe Forte, Vincenzo Sputore,Camillo D’Amico (Pd).
La Regione risponde con una iniziativa definita dai sindaci di San Salvo e Villalfonsina, Tiziana Magnacca e Mimmo Budano, «una grande occasione per il territorio». Oggi pomeriggio a San Salvo nel corso del convegno “Progetto fare impresa 2”, l’assessore regionale Gianpaolo Gatti e il consigliere Nicola Argirò presenteranno il progetto regionale per rilanciare l’imprenditorialità dei giovani. L’iniziativa sarà finanziata con 8 milioni e 300mila euro e prevede due linee di intervento: contributi e formazione. I contributi saranno a fondo perduto. Potranno beneficiarne le imprese di nuova costituzione. Le domande vanno inviate esclusivamente tramite raccomandata entro il 30 novembre 2012 a: Regione Abruzzo, Direzione politiche attive del lavoro, formazione e istituzione politiche sociali-via Rieti 54, 65121 Pescara.
«Gli imprenditori che si aggiudicheranno i finanziamenti potranno avere anche di un corso di formazione di 60 ore grazie al quale potranno apprendere nuove e utili competenze», dicono i sindaci Magnacca e Budano. «Occorre rimettere in moto il comparto produttivo invogliando gli imprenditori a tornare sulle proprie decisioni. Questo bando potrebbe essere una grande opportunità di rilancio». (p.c.)
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