Crisi Pilkington paghe più leggere del 20 per cento
San Salvo, accordo sui contratti di solidarietà per un anno si comincia il 1° settembre: interessati 1.765 dipendenti
SAN SALVO. Le ipotesi di trasferimento in Polonia e nel Regno Unito, il blocco degli investimenti, l’annuncio di 650 esuberi. Il futuro fa sempre più paura ai dipendenti della Pilkington. Il settore automotive non riparte. Nessuno sa con certezza cosa accadrà in autunno. I lavoratori fanno fronte unico e per evitare licenziamenti accettano i contratti di solidarietà. «Dal 1°settembre al 31 agosto 2013, per 1.765 dipendenti sono previste buste paga più leggere: il 20% degli emolumenti in meno», conferma Emilio Di Cola, Rsu Cgil.
Non è stata certo una decisione facile, visto il momento economico decisamente sfavorevole. Davanti all’ipotesi di licenziamenti e trasferimenti, i sindacati non ci hanno pensato due volte: hanno preferito spalmare la riduzione dell’orario di lavoro e relativa retribuzione sull'80% della fabbrica. Le modalità dei contratti sono state illustrate agli operai dalle Rsu ieri mattina. Mestranze, sindacati e Comune hanno dimostrato all’azienda di essere pronti a fare la loro parte per difendere il sito produttivo abruzzese.
Il Vastese sta attraversando una crisi gravissima. A rischio nei prossimi mesi migliaia di posti di lavoro. La stabilità di Denso non basta a risollevare le sorti di un territorio in affanno. In autunno in molte aziende termina il periodo di cassa integrazione guadagni. «È assolutamente necessario convincere Nippon Sheet Glass a restare a San Salvo», insistono Franco Zerra, Arnaldo Schioppa e Giuseppe Rucci, segretari di Cisl, Uil e Cgil. «Pilkington è il fulcro del settore industriale».
Domani i sindacati parteciperanno insieme ai rappresentanti della Regione e della Provincia al consiglio comunale straordinario convocato dal sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca. Presenti i dirigenti dell’industria giapponese, ognuno per quanto di propria competenza metterà sul piatto le offerte. «Ci aspettiamo risposte certe e chiarezza sui prossimi investimenti. La Regione è pronta a erogare contributi in cambio di progetti di sviluppo e occupazione», ripete Nicola Argirò, presidente della commissione attività produttive della Regione.
Intanto sembra che almeno una decina dei dirigenti ai quali era stato annunciato il trasferimento del proprio ufficio in Polonia e Germania abbia accettato di partecipare al bando per ottenere l'assunzione all’estero. «È presto per saperlo. Il bando è scaduto il 29 giugno. Se così fosse si tratta di scelte individuali. Avere partecipato al bando non equivale ad avere la certezza matematica della riassunzione all’estero. Sono davvero tante le famiglie che stanno vivendo da mesi nell’assoluta incertezza», è l'amara considerazione di Emilio Di Cola.
E dalle scelte di Pilkington dipendono anche quelle di decine di aziende dell’indotto. Diverse piccole realtà industriali di San Salvo e Punta Penna stanno seriamente pensando di trasferire le attività in Polonia. Qualcuna ha già aperto succursali nei Paesi dell'Est. «Occorrono azioni concrete per attirare investimenti. La concorrenza si batte con la qualità, la professionalità, l’esperienza, incentivi e infrastrutture», insistono i sindacati.
Paola Calvano
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