CHIETI
Cuochi al ristorante con Naspi e reddito di cittadinanza
La guardia di finanza segnala all'ispettorato del lavoro l'attività in nero di tre addetti alla ristorazione in una piccola baita della Maiella
CHIETI. Percepivano reddito di cittadinanza o indennità mensile di disoccupazione (Naspi) ma lavoravano in nero. Addetti alla ristorazione, in una piccola baita della Maiella, sono stati individuati dalla guardia di finanza di Chieti nell’ambito di una attività di controllo mirata a contrastare diverse forme di lavoro irregolare. I militari hanno sorpreso i lavoratori, dei quali solo uno regolarmente assunto, mentre svolgevano mansioni di cuoco, lavapiatti e cameriere, ognuno di essi con indosso i rispettivi abiti da lavoro. Poi hanno riscontrato che due lavoratori addetti alla somministrazione di alimenti e bevande percepivano il reddito di cittadinanza e un altro la Naspi. Dopo ulteriori approfondimenti, al datore di lavoro, i finanzieri hanno contestato irregolarità di natura fiscale e violazioni che prevedono la cosiddetta maxi-sanzione (da 1.800 euro a un massimo di 10mila 800 euro per ogni lavoratore irregolare). Il caso è stato segnalato all’ispettorato del lavoro per avviare la procedura di sospensione dell’attività per aver impiegato manodopera irregolare in misura superiore al 20% del totale degli addetti regolarmente assunti, trovati, al momento del controllo.
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