Dal Messico alla Val di Sangro, iguana in un container senza cibo per 2 mesi 

LANCIANO. Si è trovato faccia a faccia con un piccolo esemplare di iguana un dipendente di un’azienda della Val di Sangro, mentre si occupava della spedizione di materiale per uno dei due stabilimenti messicani di Fiat-Chrysler. Messa da parte la paura, il dipendente ha prelevato l’animale amorevolmente e lo ha portato prima da un veterinario e poi nella stazione dei carabinieri di Lanciano. Il cucciolo di iguana è stato probabilmente spedito tramite cargo dal Messico assieme alle casse con cui la ditta effettua il trasporto dei materiali. Le casse sono riutilizzabili e fanno avanti e indietro tra Messico e Val di Sangro per il trasferimento della subfornitura automotive.

Il piccolo iguana è stato ritrovato in un container ed è stato chiamato “Uacu”, la sigla del container dove ha alloggiato presumibilmente per circa due mesi senza acqua né cibo. Tanto ci vuole infatti, tra procedure di dogana e di spedizione, per riavere indietro le casse di trasporto dei materiali. Il veterinario, da una prima visita, ha potuto constatare che il rettile non era portatore di malattie e stava bene. Una volta arrivato nel comando stazione dei carabinieri forestali di Lanciano è stato nutrito con della frutta ed è diventato la mascotte dell'ufficio. «Sono un amante di tutti gli animali e in particolare dei rettili - racconta il dipendente - conosco la normativa di riferimento e so che l'iguana è un animale tutelato ai sensi di legge, per questo l'ho portato al comando forestale».
Assieme ai carabinieri forestali di Lanciano è intervenuto anche il personale del Cites di Pescara, che si occupa della tutela delle specie protette per l'Arma. L'iguana è stato quindi trasferito nello Zoo Safari di Rocca San Giovanni dove, a seguito di un periodo di quarantena per scongiurare il manifestarsi di possibili agenti patogeni, sarà sistemato nel rettilario assieme ad altre specie presenti nel giardino zoologico. (d.d.l.)
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