Dimenticata la sala emodinamica

Protestano tre consiglieri comunali: dal manager Asl promesse non mantenute

VASTO. «Due anni, anche meno, e l’ospedale San Pio avrà una sala di emodinamica perfettamente funzionante». I tempi di realizzazione del nuovo agognato reparto e i costi (4 milioni di euro) erano stati fissati dal direttore generale della Asl, Francesco Zavattaro, il 16 giugno 2012 nel corso di una visita in città. A distanza di undici mesi l’emodinamica a Vasto è ancora una chimera.

Da inizio anno molti pazienti sono stati costretti a spostarsi a Chieti. «Ancora una volta le promesse non sono state mantenute», protestano le famiglie dei malati costrette a costose trasferte. «Che senso ha avere due sale di emodinamica nell’area Chieti-Pescara e lasciare il Vastese scoperto?», ha più volte rimarcato il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Forte.

«In realtà avremmo dovuto immaginare che sarebbe andata a finire così», affermano i consiglieri comunali Davide D’Alessandro, Nicola Del Prete e Massimiliano Montemurro. «Il compianto ministro Gaspari lo dichiarò esplicitamente nel 2010: l’emodinamica non verrà a Vasto», ricordano i tre consiglieri. «Quella frase che sembrava solo un timore infondato si è rivelata una amara realtà. Vasto, il Vastese e i vastesi sono figli di un Dio minore. Lo sbilanciamento di potere e strutture è inaccettabile e intollerabile», protestano D’Alessandro, Del Prete e Montemurro sollecitando un intervento urgente del sindaco, Luciano Lapenna. (p.c.)

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