Dopo l’inquinamento si teme per la siccità

VASTO. Il Trigno è ancora convalescente ma lo stato di emergenza di tre mesi proclamato dalla Regione è agli sgoccioli. Dal 24 gennaio l’acqua viene captata a San Giovanni Lipioni mentre l’Arta e il Sian continuano a monitorare la situazione nell’ansa di Lentella, in contrada Pietrafracida. Con l’arrivo dell’estate e della stagione irrigua non sarà più possibile togliere le risorse idriche all’agricoltura e la Regione non ha i soldi per dragare l’ansa di San Giovanni Lipioni e aumentare la quantità d’acqua destinata al Vastese.

Per evitare una nuova e dannosa emergenza idrica e sollecitare un intervento risolutivo della Regione, il Coniv, l’ente che gestisce i depuratori, ha convocato tutti gli enti e i sindaci interessati al problema. «Ognuno per quanto di propria competenza faccia la propria parte per programmare la distribuzione dell’acqua nei prossimi mesi», sollecita il presidente del Coniv, Arnaldo Tascione. Il rischio che residenti e turisti restino senz’acqua non è affatto remoto.

«Le settimane passano ma la richiesta del Consorzio di bonifica di dragare la traversa e adeguare le condotte a San Giovanni Lipioni è caduta nel vuoto. Mancano i soldi. La qualità dell’acqua a Lentella non sembra così buona da poter riprendere subito la distribuzione. Intanto però la stagione delle piogge sta finendo e inizia quella irrigua. È necessario prendere subito una decisione e preparare per tempo la distribuzione idrica nei mesi estivi alla riviera e alle industrie», insiste il Coniv.

La Regione ha autorizzato l’Ato a captare 200 litri al secondo da San Giovanni Lipioni e trasferirla al Coniv per la depurazione. Grazie alla collaborazione del Consorzio di bonifica la popolazione non ha subito grandi disagi. Ma presto l’acqua diminuirà e la popolazione raddoppierà. (p.c.)

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