È morto il 40enne investito dal treno a San Giovanni Teatino
Il romeno non ce l’ha fatta: la Polfer esamina le immagini delle telecamere per ricostruire la dinamica
SAN GIOVANNI TEATINO. Le sue condizioni si sono aggravate nella notte e non c’è stato nulla da fare per P.L., 40enne di origine romena, che domenica sera è stato travolto dal treno in transito al passaggio al livello di Sambuceto, in corso Italia. L’uomo – che risulterebbe essere senza fissa dimora – al momento dell’urto non portava con sé i documenti. Era appena uscito dal bar Cicos, diretto verso il tracciato ferroviario. Il 40enne è passato sotto alla sbarra che blocca il transito sui binari: da qui, si aprono più scenari. C’è chi racconta di averlo visto steso sui binari in attesa del passaggio del treno per farla finita; e chi racconta che l’uomo ha scavalcato la sbarra per andare a prendere l’autobus e, a causa delle cuffiette nelle orecchie, non si è accorto dell’arrivo del treno.
Dinamica e accertamenti che in queste ore sono al vaglio della Polfer di Pescara. Fondamentali saranno anche le telecamere installate da Rfi proprio sui binari di corso Italia. Sta di fatto che il macchinista che guidava il treno proveniente da Sulmona e diretto a Pescara ha cercato in tutti i modi di frenare, riuscendo a fermare la corsa a circa 200 metri. Ma l’uomo è stato comunque sbalzato fuori dai binari. Da subito le sue condizioni sono apparse gravissime: il 118 ha provato subito a stabilizzarlo sul posto, poi la corsa al Pronto soccorso e il ricovero in Rianimazione a Pescara.
Un incidente che riaccende la polemica del sindaco di San Giovanni Teatino Giorgio Di Clemente sul passaggio a livello: «Va eliminato, solo con l’interramento si riprenderà la sua viabilità sicura», dice il sindaco che esprime anche un messaggio di cordoglio per la vittima: «Sono dispiaciuto, sono situazioni che addolorano e che lasciano tanta amarezza. A nome di tutta la città, esprimo le condoglianze alla famiglia».