Ex stazione ferroviaria tra rilancio e degrado
VASTO. Una pista ciclabile con annessa bike house. È il sogno nel cassetto degli amanti delle due ruote, un sogno che si infrange con l’immagine di degrado e di incuria che offre la ex stazione...
VASTO. Una pista ciclabile con annessa bike house. È il sogno nel cassetto degli amanti delle due ruote, un sogno che si infrange con l’immagine di degrado e di incuria che offre la ex stazione ferroviaria di piazza Fiume, diventata bivacco per nomadi ed extra-comunitari. È un vero e proprio accampamento quello allestito lungo i binari dismessi: materassi a terra utilizzati come letto da intere famiglie e bambini che giocano a palla tra le auto lasciate in sosta nell’area adibita a parcheggio. Nel futuro c’è il progetto della “Via Verde” con la pista ciclabile e il riutilizzo del patrimonio dismesso delle Ferrovie a fini turistici. Il presente è racchiuso in due parole: degrado e abbandono.
«La vera incognita è rappresentata dall’acquisizione delle aree dismesse», attacca l’assessore comunale alla mobilità, Marco Marra, «senza la disponibilità dei terreni non si può fare nulla. Una Regione attenta sarebbe già riuscita a reperire le risorse finanziarie necessarie. In compenso l’assessore regionale al turismo, Mauro Di Dalmazio, è venuto in trasferta a San Salvo per presentare il progetto bike to coast, senza sentirsi in dovere di invitare l’amministrazione comunale di Vasto che nell’ambito della Via Verde ha un ruolo determinante e che, proprio perché crede fortemente in questa iniziativa, ha deciso di realizzare il quinto lotto funzionale della pista ciclabile».
Il tratto in questione è quello che da Casalbordino arriva fino alla riserva naturale di Punta Aderci, per una lunghezza di 5.700 metri. Il costo è di 2.300.000 euro finanziati con specifici fondi Mise, provenienti dalla rimodulazione delle risorse economiche assegnate al Patto Trigno-Sinello per due milioni di euro da integrare con fondi comunali per un importo di 300mila euro. Nel frattempo l’ex tracciato ferroviario, concesso in comodato d’uso gratuito e temporaneo in attesa della definitiva acquisizione, viene utilizzato come parcheggio: 700 posti auto che in estate sono una vera boccata d’ossigeno per il quartiere rivierasco, ma con i limiti di un’area non attrezzata e priva, nel tratto finale, di illuminazione pubblica, circostanza che induce molti automobilisti a evitare di lasciare la propria auto parcheggiata nelle ore serali e notturne, anche alla luce dei ripetuti furti e dei danneggiamenti alle macchine.
Nei mesi scorsi il Comune ha indetto un concorso di idee per la riqualificazione dell’ex stazione e delle aree dismesse, per individuare sia la migliore destinazione d’uso dei fabbricati, sia il recupero del sito. Ma l’iniziativa, a quanto pare, si è persa per strada. Non se ne è fatto più nulla, come conferma lo stesso assessore Marra. Della predisposizione del bando si sarebbe dovuto occupare l’Ufficio urbanistico appositamente delegato dalla giunta comunale a costituire un gruppo di lavoro formato da personale interno.
Anna Bontempo
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