Rsu alla Denso
Fiom: discriminati sugli eletti Fim: accettate le regole
SAN SALVO. Clima surriscaldato fra i rappresentanti sindacali della Denso. Non è però il passaggio sull’Abruzzo di “Circe” a infuocare gli animi. A creare malumore è il risultato delle elezioni...
SAN SALVO. Clima surriscaldato fra i rappresentanti sindacali della Denso. Non è però il passaggio sull’Abruzzo di “Circe” a infuocare gli animi. A creare malumore è il risultato delle elezioni delle Rsu. Alla Fiom-Cgil aver dovuto accettare solo tre delegati sindacali, contro i 5 della Fim-Cisl, nonostante il maggior numero di voti raccolti, non va proprio giù.
«Questa non è democrazia. Ricorreremo agli organi competenti», annunciano Mario Codagnone e Davide Labbrozzi. Degli 876 voti espressi dai lavoratori della Denso, 282 preferenze sono andate alla Fiom, 255 alla Fim, 144 all’Ugl e 92 alla Uilm. «Alla Fiom, però, viene negato il diritto al giusto numero di delegati. Tutto questo per colpa di una norma di 20 anni fa», protesta la Cgil. «Volendo proporre un paragone politico, sarebbe come dire che in Italia vince le elezioni chi le perde», dichiara amareggiato Codagnone.
Ma La Cisl non ci sta e replica indispettita alle accuse della Cgil. «Le regole sono note dal 1993. Il sistema elettorale prevede la ripartizione in base ai voti proporzionalmente ottenuti. Due terzi vanno ai rappresentanti delle liste sindacali, un terzo ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto nazionale di categoria. Fiom per sua scelta il 1° gennaio corso non ha firmato il contratto. Pertanto, esattamente come per i Cobas, non ha diritto alla ripartizione della quota 1/3 delle Rsu. Queste sono le regole firmate anche dalla Fiom il 2 febbraio 1994. Fiom non può far finta i indignarsi», afferma il segretario provinciale della Cisl, Primiano Biscotti. «La democrazia è un valore e una cosa seria, definita da regole che non possono essere cambiate a proprio piacimento o per i propri interessi».
Fra le due contendenti c’è anche chi se la gode: l’Ugl. Il sindacato con 144 voti ha ottenuti due seggi, ponendosi al terzo posto dopo Cgil e Cisl. Rispetto al 2009 l’Ugl ha guadagnato 40 preferenze in più. Un risultato non da poco. «I nostri delegati eletti sono Roberto Rossi, con 55 voti, e Marco Maurizio, 27 preferenze. È un successo. Il risultato è frutto della quotidiana attività del sindacato in vista dei prossimi impegni in un’azienda dove non mancano criticità e problematiche», dichiara soddisfatto il segretario provinciale, Leonardo Di Gregorio.
«Siamo in attesa di conoscere meglio i progetti industriali di Denso, industria che sul territorio rappresenta una realtà fondamentale e da salvaguardare. L’auspicio è che possano esserci interventi nelle sedi istituzionali, a partire dalla Regione, per raggiungere presto accordi di programma condivisibili», dichiara De Gregorio. (p.c.)
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