i rifiuti al civeta
Fli: «Chiarezza sull’aumento dei costi di smaltimento»
CUPELLO. «I costi dello smaltimento dei rifiuti continuano ad aumentare nonostante la raccolta differenziata sia stata estesa a tutta la città. C’è un problema di ammodernamento dell’impianto di...
CUPELLO. «I costi dello smaltimento dei rifiuti continuano ad aumentare nonostante la raccolta differenziata sia stata estesa a tutta la città. C’è un problema di ammodernamento dell’impianto di riciclaggio di Valle Cena o di cattiva gestione?». I conti non tornano ai consiglieri comunali di Fli a Vasto, Nicola Del Prete e Davide D’Alessandro che, dopo le ultime vicende relative al Consorzio intercomunale, alle prese con un’allarmante situazione finanziaria, vogliono vederci chiaro. «Il comune di Vasto deve al Civeta circa 2 milioni e mezzo di euro. E questo è un dato inconfutabile. Ma siamo certi che l’impianto di Valle Cena svolga con efficacia ed economicità, come vuole la legge, la funzione di differenziare i rifiuti che provengono dall’utenza vastese?» È l’interrogativo che si pongono Del Prete e D’Alessandro, i quali ipotizzano che qualcosa non quadra nel meccanismo che regola il rapporto convenzionale tra Civeta, Pulchra e Comune.
«La raccolta differenziata si attesta al 45 per cento, ma i benefici per i cittadini, con la prospettiva di una diminuzione del balzello sui rifiuti, non si vedono affatto», sostengono i due esponenti della minoranza, «anzi, la spesa tra Civeta e Pulchra aumenta di anno in anno e siccome la copertura di questi servizi è a totale carico dei cittadini, crescono anche le imposte che il Comune chiede ai vastesi. Alla luce di queste semplici considerazioni riteniamo che ci sia qualche meccanismo che non funzioni nella catena: differenziata, trasporto, smaltimento e ritorno in termini economici per il comune di Vasto».
Un esempio, per i due consiglieri comunali, è dato dalla raccolta della plastica. «La percentuale che il Consorzio ritiene recuperabile non supera il 12%, destinando in discarica, con i costi che ne conseguono, il restante 88%», affermano Del Prete e D’Alessandro, «siamo sicuri che il Civeta abbia le energie adeguate per sostenere la differenziata della plastica per una città come Vasto? Lo stesso discorso potrebbe essere fatto anche per l’umido. Insomma», concludono Del Prete e D’Alessandro, «su questa vicenda intendiamo andare in fondo. Vogliamo capire noi e far comprendere ai cittadini le ragioni per cui a Vasto, nonostante la raccolta differenziata, nonostante i sacrifici chiesti agli utenti, i costi dello smaltimento dei rifiuti continua ad aumentare. Se ci sono responsabilità di gestione, se non si vigila o se, peggio, non vi è interesse a salvaguardare i vastesi, vorremo che venisse fuori la verità. Anche perché il consiglio di amministrazione del Civeta è in scadenza, dunque le possibilità per cambiare registro ci sono tutte». (a.b.)
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