CHIETI
Fondi spariti dall'ateneo telematico, condannato ex direttore
Tre anni e dieci mesi all'ex dg Unidav Fausto Gennuso e risarcimento danni di 50.000 euro a favore dell'università
CHIETI. Il tribunale di Chieti ha condannato a tre anni e dieci mesi Fausto Gennuso, ex direttore generale di Unidav, l'università telematica Leonardo da Vinci di Torrevecchia Teatina (Chieti). Gennuso, accusato di peculato, è stato inoltre condannato a un risarcimento danni di 50.000 euro a favore dell'ateneo, costituitosi parte civile, ed è stato dichiarato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici nonché incapace in perpetuo di contrarre con la pubblica amministrazione, salvo che per ottenere prestazioni di un pubblico servizio. Il pubblico ministero Giuseppe Falasca aveva chiesto la condanna a tre anni e tre mesi.
Secondo l'accusa Gennuso si appropriò della somma complessiva di 27.508 euro in quanto, avendo la disponibilità della carta di credito Mastercard abbinata al conto corrente di Unidav, facendone uso indebito, effettuò spese relative a esborsi sostenuti per esigenze personali, tra cui la sala giochi del Casinò Le Palme e le sale giochi gestite dalle società Pdp srl e Alp srl ubicate all'interno dell'Ippodromo di San Giovanni Teatino per 6.350 euro. Ed eseguì prelievi di somme per 6.698 euro.
I fatti risalgono al periodo compreso fra agosto del 2016 e novembre 2017. L'inchiesta della Procura di Chieti su Unidav vede altri otto sotto processo con accuse che vanno, a seconda delle posizioni, dal peculato al riciclaggio, dall'abuso d'ufficio all'autoriciclaggio. La posizione di Gennuso era stata stralciata in seguito a una richiesta di patteggiamento.