Frana sul lungomare Il Comune chiede fondi regionali
Per rendere sicura la strada ci vogliono 700 mila euro L’assessore Tiberio: «Abbiamo solo la metà della somma»
VASTO. Figurano anche la ristrutturazione e il consolidamento del tratto nord del lungomare Cordella nel piano triennale delle opere pubbliche, ma i 350mila euro stanziati dall’amministrazione comunale non sono sufficienti a coprire le spese dell’intervento che si annuncia piuttosto corposo. Il costo per mettere in sicurezza la panoramica passeggiata che costeggia il suggestivo monumento alla Bagnante, meta preferita di turisti e vacanzieri, è almeno il doppio rispetto a quello preventivato nel documento di programmazione.
«La ristrutturazione e il consolidamento del lungomare rappresentano sicuramente una priorità», spiega l’assessore ai lavori pubblici Nicola Tiberio, «ma il Comune, da solo e con i propri fondi, non ce la fa a intervenire. La Regione deve venirci in aiuto stanziando altre somme. Senza l’intervento degli enti sovracomunali non possiamo fare nulla».
Intanto il lungomare continua a franare. L’ultimo tratto, il cui accesso è interdetto da una recinzione per evitare che qualcuno si avventuri in pericolose passeggiate, è costellato di buche e di voragini. Ce ne sono cinque nel giro di 50 metri. Sotto l’asfalto c’è il vuoto. Un “processo” lento causato dal dissesto idrogeologico, aggravato dalla potenza dei marosi. Voragine dopo voragine il lungomare rischia di sparire, mentre aumentano le preoccupazioni per le eleganti villette presenti a nord del litorale.
I consiglieri comunali Nicola Del Prete e Davide D’Alessandro, che nei giorni scorsi hanno lanciato l’ennesimo appello sul rischio delle abitazioni nella zona annunciando una mozione, parlano di «situazione drammatica». Per gli esponenti della minoranza bisogna intervenire al più presto.
I primi cedimenti della passeggiata risalgono al febbraio 2011: un passante che stava percorrendo quel tratto di lungomare cadde in una grossa buca che si aprì sotto i suoi piedi. A distanza di due anni quella voragine non si è solo allargata a dismisura, ma se ne sono aperte altre. Crollate anche le scalinate di accesso alla spiaggia, un pezzo di ringhiera e un lampione della pubblica illuminazione.
Anna Bontempo
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