VASTO
Franchino, l'autopsia conferma: "Morte causata da un trauma cranico"
C’è un indagato per omicidio, è stato l’ultimo a parlare con il 50enne caduto sul marciapiede forse per una pacca sulle spalle
VASTO. L'autopsia conferma l'ipotesi della procura. La morte di Franco Mancini, 50 anni, conosciuto da tutti in città come "Franchino", è stata causata da un trauma cranico. Questo il risultato dell'esame svolto oggi nell'obitorio dell'ospedale Santissima Annunziata di Chieti, dal medico legale Pietro Falco. La Procura di Vasto ha aperto un fascicolo ipotizzando l’omicidio preterintenzionale. Indagato un 28enne di Vasto. Sarebbe l'ultima persona vista a parlare con Franchino.
Il giovane avrebbe dato una pacca amichevole sulla schiena di Franchino che al tocco della mano sarebbe caduto. Aiutato a rialzarsi, Franchino sarebbe stato aiutato anche a sedersi mentre qualcuno avrebbe anche chiamato i soccorsi. Quando alle 3 il ventottenne che ora è indagato, ha lasciato Vasto Marina, Franchino era seduto e vivo. Il cinquantenne è stato ritrovato steso sul marciapiede alle 7 del mattino. Cosa è accaduto dalle 3 alle 7? Franchino è caduto dalla sedia e perché? Si è forse sentito male? È stata la prima caduta a provocare la morte dell'uomo? Oltre ai risultati dell'autopsia, le immagini della videosorveglianza potrebbero aiutare gli inquirenti.
"Attendiamo l'esito dell'autopsia", aveva detto ieri l'avvocato Antonello Cerella che assiste l'indagato. "La perizia chiarirà le cause della morte e qualora il decesso dovesse essere attribuibile a un evento traumatico va comunque chiarito se il trauma può essere stato provocato da una spinta o da una caduta accidentale".
LE INDAGINI Sul marciapiede in cui è stato ritrovato Franchino c'erano tracce di sangue. Proprio quelle macchie notate dalla polizia e riferite alla Procura hanno spinto il sostituto procuratore Michele Pecoraro ad aprire un fascicolo. Come detto sono state acquisite le immagini delle telecamere della videosorveglianza dei locali del centro di Vasto Marina che dovrebbero aiutare gli investigatori a scoprire cosa è accaduto a Franchino la sera di martedì, la notte e il mattino successivo. Quando è stato soccorso il cinquantenne respirava ancora ma non era cosciente. Gli operatori sanitari hanno trasportato Mancini in ospedale. Al San Pio medici e operatori hanno sottoposto il paziente ad una lunga serie di esami (e anche questi potranno essere utili agli investigatori) e fatto di tutto per salvargli la vita. Purtroppo non c'è stato nulla da fare. Franco Mancini è morto a distanza di 8 ore dal ritrovamento e 12 ore da quando è caduto.
UNA PERSONA TRANQUILLA. Ad aiutare l'indagato potrebbero esserci dei testimoni. Gli investigatori hanno le bocche cucite. Certo è che Franchino era una persona assolutamente tranquilla: a Vasto lo conoscevano tutti e nessuno gli avrebbe fatto del male. L'indagato lo conosceva e gli voleva bene. Ora è incredulo e sotto choc. La vicenda è delicatissima e per questo l'avvocato Cerella per il momento invita tutti alla cautela. Lo sgomento per una persona a cui tutti volevano bene si è trasformato in angosciosa ricerca della verità.
IN PARROCCHIA I primi a voler sapere cosa è accaduto a Franco Mancini la notte fra martedì e mercoledì sono i familiari. Comprensibile il loro sgomento e dolore per una morte così assurda e imprevista. Nella parrocchia dell'Incoronata, dove Franco Mancini trascorreva molto del suo tempo, si prega per lui e per i suoi cari affinché abbiano la forza di sopportare un dolore così grande. (p.c.)
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