Guardiagrele, rubinetti a secco di notte
Disagi e proteste dei cittadini, Di Prinzio ammette i problemi e annuncia interventi
GUARDIAGRELE. Rubinetti a secco nelle ore notturne. Inconsueto per i mesi freddi, il black-out idrico è dovuto alla stretta dipendenza dell'acquedotto dell'Avello e dalle piogge, che consentono il riempimento dei bacini di Pennapiedimonte.
Non ci sono commenti ufficiali dal Comune, ma si apprende che i distacchi notturni vengono effettuati dalla Sasi, la società pubblica responsabile del ciclo idrico nel Chietino, per impedire lo svuotamento dei serbatoi nella fascia giornaliera in cui l'utilizzo scende al minimo. Di notte viene sfruttata la ridotta capacità dell'acquedotto, circa 20 litri al secondo, per procedere al riempimento almeno parziale dei serbatoi che servono la rete connessa all'Avello, composta da sei Comuni.
«E' noto da anni», spiega l'assessore con delega alle manutenzioni, Donatello Di Prinzio, «che l'Avello da solo può fornire solo una parte del fabbisogno del comprensorio, stimato in almeno 80 litri al secondo. Per questo stiamo cercando risorse per procedere al sondaggio nella valle che sovrasta Bocca di Valle, dove ci sono fonti accreditate di portate simili a quella complessiva dell'Avello». Nell'attesa, la Sasi acquisterebbe acqua dalla sua omologa del Pescarese, l'Aca, per coprire la quota che il vecchio acquedotto dell'Avello, risalente al 1925, non riesce a fornire. Ma sembra che l'acqua promessa dall'Aca non arrivi, come dovrebbe, alla stazione di pompaggio di Bocca di Valle.
Non ci sono commenti ufficiali dal Comune, ma si apprende che i distacchi notturni vengono effettuati dalla Sasi, la società pubblica responsabile del ciclo idrico nel Chietino, per impedire lo svuotamento dei serbatoi nella fascia giornaliera in cui l'utilizzo scende al minimo. Di notte viene sfruttata la ridotta capacità dell'acquedotto, circa 20 litri al secondo, per procedere al riempimento almeno parziale dei serbatoi che servono la rete connessa all'Avello, composta da sei Comuni.
«E' noto da anni», spiega l'assessore con delega alle manutenzioni, Donatello Di Prinzio, «che l'Avello da solo può fornire solo una parte del fabbisogno del comprensorio, stimato in almeno 80 litri al secondo. Per questo stiamo cercando risorse per procedere al sondaggio nella valle che sovrasta Bocca di Valle, dove ci sono fonti accreditate di portate simili a quella complessiva dell'Avello». Nell'attesa, la Sasi acquisterebbe acqua dalla sua omologa del Pescarese, l'Aca, per coprire la quota che il vecchio acquedotto dell'Avello, risalente al 1925, non riesce a fornire. Ma sembra che l'acqua promessa dall'Aca non arrivi, come dovrebbe, alla stazione di pompaggio di Bocca di Valle.
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