nuovi punti vendita
I Compro oro tra affari e strategie di marketing
VASTO. Buoni acquisto in omaggio in cambio di un quantitativo di oro superiore ai 30 grammi. Si affidano a mirate strategie di marketing i Compro oro, attività che promettono la massima quotazione...
VASTO. Buoni acquisto in omaggio in cambio di un quantitativo di oro superiore ai 30 grammi. Si affidano a mirate strategie di marketing i Compro oro, attività che promettono la massima quotazione giornaliera a chi, spesso in difficoltà economiche, vuole barattare collanine e braccialetti con denaro contante. Continuano ad aprire nuovi punti vendita in città dove nel giro di qualche anno i negozi sono raddoppiati al punto che oggi se ne contano una dozzina, tanti per una località di 40 mila abitanti.
Un mercato in continua ascesa secondo le associazioni dei consumatori, che mettono però in guardia da possibili truffe. Chiudono le classiche gioiellerie e aprono i Compro oro, attività considerate molto redditizie. Due i motivi del boom: la crisi economica e il rialzo del prezzo dell’oro, bene rifugio per eccellenza che negli ultimi cinque anni è salito del 160 per cento. Ma bisogna fare i conti anche con la concorrenza. Per batterla non è più sufficiente affidarsi a un grosso battage pubblicitario. Ci sono punti vendita, alcuni di nuova apertura, che mettono in atto precise strategie di mercato.
È il caso di un Compro oro che per catturare la clientela offre un buono acquisto carburante di 5 euro per quantitativi di oro pari o superiori a 30 grammi. Una vera e propria promozione pubblicizzata tramite manifesti apparsi sui muri delle strade principali di Vasto. È il segno dei tempi, ma anche il sintomo della grave crisi economica che investe le famiglie. Chi non riesce ad arrivare a fine mese è costretto a sacrificare oggetti d’oro, il cui valore affettivo spesso supera di gran lunga quello reale, per tirare avanti.
«La nostra clientela? È di tutti i tipi: dal pensionato alla casalinga, dall’operaio in cassintegrazione allo studente», dicono in un Compro oro, «con la crisi c’è chi accetta di dar via i ricordi di famiglia per pagare la rata del mutuo, le bollette o per far fronte ad un pagamento imprevisto».
A volte non è solo l’immediato e impellente bisogno di liquidità a spingere le persone in stato di necessità a rivolgersi ai Compro oro, ma anche il difficile accesso al credito. Piuttosto che chiedere un prestito in banca si preferisce vendere collanine e braccialetti. Maria, 42 anni, operaia cassintegrata, si è vista costretta a vendere alcuni preziosi, tra cui gli orecchini della nonna, per comprare i libri di scuola ai figli. «È stato doloroso e umiliante, ma non avevo altra scelta», racconta, «quando sono entrata nel negozio mi sono accorta che nella mia situazione c’erano tante altre persone, ma questo non mi ha certo rincuorata».
Anna Bontempo
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