I vigili chiedono le pistole per i notturni

Martelli (Cisl): da un anno posto il problema all’amministrazione comunale ma nulla è stato fatto

LANCIANO. Si avvicinano i servizi notturni per le Feste di settembre e la polizia municipale torna a fare appello alla necessità di armi per gli agenti in servizio e alla questione della sicurezza.

È una querelle che si trascina da anni quella tra i vigili urbani e il comune di Lanciano. All’indomani della recente aggressione ai danni del conducente di un carro attrezzi che stava liberando una strada del quartiere Santa Rita per le pulizie settimanali del rione, la polizia municipale torna a fare appello alla sicurezza e alla salute e all’integrità fisica dei dipendenti.

«È trascorso un anno da quando abbiamo sottoposto il problema all’amministrazione comunale», interviene Gabriele Martelli, segretario generale territoriale della Cisl- Funzione pubblica, «e ancora nulla è stato fatto». In particolare preoccupa il servizio notturno nei giorni di festività patronale, il 13, 14, 15 e 16 settembre.

«Quando si parla di servizio notturno per gli agenti della polizia municipale e del loro diritto a essere armati», prosegue Martelli, «Costituzione, codice civile e codice penale a vario titolo presentano leggi e regolamenti che non lasciano spazio a interpretazioni. Il datore di lavoro o imprenditore è tenuto ad adottare le misure necessarie a garantire e tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro. Il codice civile prevede anche che ciascuno dei contraenti possa rifiutarsi di adempiere al proprio obbligo se il datore di lavoro non adempie alla propria prestazione corrispettiva. Siamo rimasti gli ultimi a soccombere a una situazione incresciosa che può generare pericolo da un momento all’altro», specifica il segretario Cisl, «Comuni come Vasto e San Salvo hanno da tempo predisposto le armi per la polizia municipale».

La questione della sicurezza per Martelli coinvolge anche un altro aspetto, quello relativo alla formazione e addestramento dei lavoratori. «Non solo i vigili di Lanciano non sono armati», fa notare il sindacalista, «ma non hanno sostenuto nessun corso di autodifesa. È il datore di lavoro che deve preoccuparsi di predisporre tutte le misure di sicurezza per i propri dipendenti».

I vigili avrebbero sostenuto solo un mini-corso di tecniche di ammanettamento peraltro non seguito da tutti. «Nel corso di un servizio notturno in giornate che richiamano migliaia di cittadini in strada», conclude Martelli, «può succedere qualsiasi cosa. Chiediamo il rispetto della normativa». (d.d.l.)

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